Stazione a ponte per ricucire la città In estate la rinascita delle ex Falck

Cimolai spa pronta a iniziare i lavori da luglio per realizzare lo scalo progettato da Renzo Piano

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di Laura Lana

Se il ministero dell’Ambiente non darà nuove prescrizioni, il cantiere per la realizzazione della stazione a ponte partirà a luglio, dando inizio alla riconversione delle ex Falck, le aree dismesse tra le più grandi d’Europa. Il 27 maggio, infatti, è stata convocata a Roma la conferenza dei servizi per dare l’eventuale via libera alle bonifiche proprio sui terreni dove dovrà nascere la nuova infrastruttura con un investimento pubblico da 14,5 milioni.

Un’opera strategica, che ha subìto diversi ritardi tra la fase di pubblicazione della gara d’appalto e, ora, dell’avvio dei lavori, che avrebbero dovuto iniziare il 2 maggio. A metà febbraio c’era stata l’aggiudicazione a Cimolai spa, azienda di Pordenone leader nel settore delle infrastrutture in acciaio, con cui ora Milanosesto, proprietaria delle ex Falck, ha firmato il contratto.

"La nuova stazione di Sesto rappresenta per noi una sfida nell’ambito dei grandi progetti di riqualificazione urbana che, specie negli ultimi anni, ci hanno visti protagonisti in contesti esteri, come New York e Londra – commenta Luigi Cimolai, presidente della società –. Siamo pertanto fieri di poter dare il nostro contributo in Italia e dispiegheremo le nostre migliori competenze tecniche per questo prestigioso intervento".

Il progetto è quello storico di Renzo Piano, poi riadattato dallo studio Ottavio Di Blasi & Partners. Una struttura in ferro e vetro, con una copertura fotovoltaica in grado di alimentare per intero la stazione e una passerella di 89 metri di lunghezza e 18 di larghezza, sospesa al di sopra della linea ferroviaria esistente.

Un’opera di ricucitura tra le due parti di Sesto, divise dai binari, e un punto di osservazione panoramico sull’Unione Zero, il primo comparto da 150mila metri quadri che sarà trasformato entro il 2024.

"A 25 anni dalla dismissione dell’ex Falck, si passa finalmente all’attuazione del nostro piano di sviluppo – sottolinea Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Milanosesto –. Questa sarà la prima opera significativa del futuro assetto urbanistico dell’area dismessa e, più in generale, una straordinaria opportunità per Sesto che vedrà ricongiunte due parti di città".

Cantiere complesso, quello previsto per l’estate, che vedrà in contemporanea - e quasi sulla stessa area - anche i lavori per la Città della Salute e della Ricerca e il posteggio dedicato da 650 posti; e, a effetto domino, il prolungamento di via Acciaierie e il completamento del ring, l’edilizia (torri residenziali e terziaria, albergo, studentato), nuove piazze, negozi di vicinato e i primi 14 ettari di parco urbano per un investimento, tra pubblico e privato, di quasi un miliardo e mezzo di euro.

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