
Inevitabile per Palazzo Marino l'aumento del ticket di ingresso all'area C
Milano – L’appuntamento è fissato per mercoledì. Quel giorno l’Agenzia di Bacino del Trasporto pubblico locale della Città metropolitana di Milano, Monza, Brianza, Lodi e Pavia tornerà a riunirsi quasi un mese dopo il precedente vertice del 2 agosto per decidere sull’aumento delle tariffe che, per quanto riguarda Milano e Atm, teoricamente si potrebbe tradurre in 10 centesimi in più (+4% dovuto all’adeguamento Istat) portando il costo del ticket da 2,20 a 2,40 centesimi. Teoricamente, perché l’assessora meneghina alla Mobilità Arianna Censi qualche giorno fa, sul suo profilo Facebook, ha ribadito la posizione di Palazzo Marino: "A Milano abbiamo detto no agli aumenti, e andremo fino in fondo a questa storia".
La Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala, che oggi tornerà nel suo ufficio in Comune dopo le vacanze estive tra Grecia e Formentera, intende coprire con risorse proprie i circa otto milioni di euro che le casse di Atm otterrebbero con l’adeguamento all’Istat del prezzo del biglietto. L’obiettivo finale dell’amministrazione milanese resta quello di far aumentare i contributi del fondo nazionale trasporti destinato alla Regione Lombardia in modo tale da incrementare i contributi al trasporto milanese e coprire in buona parte il mancato adeguamento Istat con fondi non direttamente comunali.
L’adeguamento Istat deliberato da Palazzo Lombardia, intanto, ha già determinato il rincaro delle tariffe di Trenord. Una strategia contestata dalla Censi: "La Regione di Bruxelles capitale, a guida Partito Socialista, ha lanciato una campagna molto interessante a sostegno delle città: abbonamento al trasporto pubblico a 12 euro all’anno per gli studenti fino a 24 anni di età. La nostra Regione Lombardia invece ha capito male il concetto: taglia ogni anno i fondi e impone gli adeguamenti Istat, obbligando i comuni a farsene carico, o ad aumentare i prezzi per riuscire a pareggiare i bilanci".
Palazzo Marino , infine, in una nota conferma che dal 30 ottobre il ticket per l’ingresso in Area C passerà da 5 a 7,50 euro e già dal 1° ottobre scatteranno i nuovi divieti di circolazione per i mezzi più inquinanti per il trasporto di cose e per gli autobus. Per quanto riguarda Area B, dal 1° ottobre per i mezzi pesanti via all’obbligo di sistemi di rilevamento di pedoni e ciclisti.