Area B, scattano i nuovi divieti: ecco le regole

Accesso vietato alle Euro 2 benzina e ai diesel più inquinanti: il 13% di auto in meno (salvo deroghe) nella Ztl. Ai varchi 188 telecamere

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di Annamaria Lazzari

Scatta una nuova rivoluzione nella mobilità cittadina. Da oggi - ma di fatto le norme saranno operative da lunedì 3 ottobre - entrano in vigore le nuove regole di ingresso per Area B. Da lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30 (esclusi i festivi) nella zona a traffico limitato che corrisponde più o meno ai confini della città non potranno più circolare le auto Euro 2 a benzina, gli Euro 4 diesel senza Fap, Euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro il 31122018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 diesel, compresi i bi-fuel, e gli Euro 5 diesel. I nuovi divieti anti-smog si aggiungono a quelli già in vigore per gli Euro 0, 1 benzina ed Euro 0, 1, 2, 3 diesel. Secondo Aci Milano il provvedimento, sulla base delle immatricolazioni, interesserà 107.100 veicoli a Milano e 314.053 se allarghiamo il calcolo al resto della Città metropolitana.

Secondo il Comune di Milano - che fa un altro conteggio con Amat a partire dai flussi di ingresso - le nuove regole ambientali interesseranno "47.283 veicoli", circa il 13% di quelli che entrano quotidianamente in Area B. A sorvegliare sulla Ztl saranno gli occhi elettronici di 188 telecamere poste ai varchi. Tuttavia esistono delle deroghe per Area B (mentre non sono previste per Area C dove sono introdotte le stesse nuove regole). Iscrivendosi al sistema MoVe-InArea B, sia i veicoli alimentati a benzina Euro 2 che i diesel euro Euro 4 e 5 potranno circolare liberamente in qualsiasi fascia oraria per non più di 2mila chilometri all’anno (o per una soglia inferiore in base a quanto inquina il mezzo) ma fino al 30 settembre del 2024. Ad oggi hanno aderito 19.740 veicoli, di cui 19.131 sono auto e 609 furgoni diesel Euro 4. Tuttavia le autofficine autorizzate fanno fatica a stare dietro al boom di richieste per l’installazione della "scatola nera".

"I ritardi nelle installazioni erano prevedibili, aprendo la piattaforma di Regione solo 30 giorni prima" punzecchia Arianna Censi, assessora alla Mobilità del Comune di Milano. Un’alternativa al MoVe-In, ma fino al 30 settembre 2023, sono i 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, a partire dal primo ingresso, anche per chi ha fatto domanda al sistema di controllo senza ancora riuscire ad installarlo. I nuovi divieti "anti-smog" hanno acceso la polemica politica con più di uno scambio fra Attilio Fontana favorevole a un rinvio – come Aci Milano - e il sindaco Giuseppe Sala che lo ha negato. Fratelli d’Italia ha annunciato una raccolta firme per una delibera di iniziativa popolare per posticipare di un anno il provvedimento. Anche la Lega raccoglierà le firme ma per un referendum abrogativo.

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