Clinica Santa Rita, cancellato in Appello l'ergastolo per Brega Massone/ VIDEO

Pena ridotta a 15 anni. La difesa: "Risultato oltre ogni nostra aspettativa"

Brega Massone in aula

Brega Massone in aula

Milano, 19 ottobre 2018 -  Ergastolo cancellato, in appello, all'ex primario della clinica Santa Rita di Milano Pierpaolo Brega Massone. Nel processo bis davanti alla corte d'Assise d'Appello di Milano, relativo alla morte di quattro pazienti, i giudici hanno condannato Brega Massone a 15 anni, riqualificando il reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale in relazione a 4 morti sospette in sala operatoria. Pena ridotta anche per il suo vice, Fabio Presicci, condannato a 7 anni e 8 mesi contro i 24 anni e 4 mesi del primo grado.

Brega Massone e il suo vice erano accusati, rispettivamente, di 4 e 2 omicidi volontari, oltre che di altri episodi di lesione. La condanna per omicidio volontario ai due medici aveva rappresentato una 'prima volta' assoluta in Italia, una pietra miliare in materia di responsabilità medica in ambito penale. In seguito, nel giugno del 2017, la Cassazione era intervenuta annullando la sentenza d'appello del 21 dicembre 2015 e ordinando un nuovo giudizio di secondo grado. Brega Massone non era presente alla lettura della sentenza.

Il primario della Santa Rita si era presentato in aula all'ultima udienza per chiedere, attraverso una serie di dichiarazioni spontanee, "scusa a tutte le persone che hanno sofferto". Un appello che non era bastato a convincere il  sostituto procuratore generale Massimo Gaballo che aveva chiesto di confermare la condanna all'ergastolo per omicidio volontario. Le morti dei quattro pazienti della clinica Santa Rita, aveva sottolineato il magistrato durante la sua requsitoria, erano "altamente probabili" perchè frutto del "modus operandi seriale" dell'ex chirurgo che operava i propri pazienti con metodi "ad alto  rischio di morte". Le richieste della pubblica accusa non sono state accolte dai giudici.

Soddifatto il difensore di Brega Massone, l'avvocato Nicola Madia, che ha parlato di "risultato oltre ogni nostra aspettativa" e ha puntualizzato: "Finalmente un po' di giustizia, dopo 10 anni di battaglie e di criminalizzazioni prima e al posto del processo". Merito, ha sottolineato il legale, di "questa corte, che ha saputo essere equilibrata per la prima volta". Dello stesso avviso la moglie di Brega Massone, presente in aula alla lettura della sentenza: "Ora vediamo la luce", ha commentato la donna sottolineando di non aver mai creduto che il marito fosse "un mostro" e di non avere mai perso la "speranza nella giustizia" anche se "la paura era fortissima".  Un breve commento anche da parte dell'imputato, al telefono, dal carcere: "Sono felicissimo".

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