GIOVANNA PAVESI
Cronaca

Milano: morto Antonio Iosa, fu gambizzato dalle Brigate Rosse nel 1980

L'ex esponente della democrazia cristiana fu vittima dell'agguato di via Mottarone. Subì circa 34 operazioni chirurgiche

Antonio Iosa, 83 anni, vittima del terrorismo rosso

Milano, 29 agosto 2019 - A ucciderlo non fu l'agguato della colonna Walter Alasia delle Brigate Rosse, che il 1°aprile del 1980 lo colpì alle gambe in via Mottarone, a Milano. Antonio Iosa è morto molti anni dopo, questa mattina, all'età di 86 anni. In quella circostanza, i brigatisti condannarono a morte quattro esponenti della Democrazia cristiana davanti alla loro sezione milanese. Fu una rappresaglia per l'uccisione di quattro terroristi ammazzati dai carabinieri in via Fracchia, a Genova. 

Iosa, all'epoca presidente del circolo culturale Perini, di Quarto Oggiaro, fu scelto come bersaglio perché "colpevole" di essere riuscito a "infiltrare la Dc tra la classe operaia". La sera dell'aggressione, l'ex esponente della dc venne scelto per primo e venne mandato in fondo alla sala insieme ad tre bersagli. Mentre percorreva la stanza, provò a spiegare al nucleo terrorista di essere un marito, ma soprattutto un padre di figli piccoli, cercando un po' di comprensione. Alla fine, i brigatisti non mirarono alla testa ma gli spararono alle gambe.

Nella vita subì una sfilza di operazioni chirurgiche, circa 34, tra sofferenza, formicolii e fitte. E il ricordo, mai dimenticato davvero di quell'irruzione e le armi puntate addosso. In una delle ultime interviste disse: "Il ragazzo mi puntò la pistola alla tempia e mi disse di inginocchiarmi. Nessuno di noi, però, lo fece. Quando mi sparò alle gambe mi disse: 'Ecco ciò che merita il servo di Cossiga'. Poi ricordo solo una sensazione di forte calore alle gambe". Ancora non è stata fissata la data del funerale.