Andare a zonzo tenendo lo sguardo in alto

Maurizio

Cucchi

Mi muovo tenendomi in tasca, per quando mi fermerò in un bar o salirò sul tram, un interessante libro sulla città, e cioè "Le anime di Milano", che raccoglie una bella serie di articoli di Carlo Castellaneta (1930-2013) mai prima apparsi in volume. Lo ha pubblicato l’editore Interlinea (p.160, € 18), ed è a cura di Marco Maria Fort, con interventi di Isabella Bossi Fedrigotti e Ermanno Paccagnini, il quale ci dice che leggendolo si può pensare a una sorta di invito dello scrittore "ad andare a zonzo per le strade della propria città ma a testa alta, lasciando libero lo sguardo". Ed è proprio quello che faccio abitualmente, e me ne compiaccio mentre mi muovo verso via Torino. Intanto, al Carrobbio, torno a constatare l’assurdo di quella Porta Ticinese romana, la Torraccia o Torre dei Malsani, resa pressoché invisibile all’esterno, imprigionata dentro un bar ristorante, un bel locale dove ogni tanto vado volentieri: ma al passante quell’antica porta risulta pressoché invisibile. Castellaneta ci dice anche, giustamente, che "Milano è una scatola cinese che non si finisce mai di smontare. Ed è città segreta". D’accordo, ma non è il caso di esagerare, con la nostra noncuranza, nel renderla tale … Proseguo poi oltrepassando gente e belle vetrine, ma anche un paio di poveracci accampati per terra: oltre tutto molto giovani. In piazza Santa Maria Beltrade, mi dispiace vedere l’edicola chiusa, ed è solo mezzogiorno.

È un chiaro, malinconico e purtroppo non più sorprendente segno dei tempi. Arrivo poco dopo in via Cardinal Federico, e dopo una lunga assenza torno alla bella e invitante Enoteca Iemmallo, dove mi munisco di un paio di buone bottiglie, dirigendomi poi alla Loggia dei Mercanti, che trovo meno mal messa di come temevo. È giunta l’ora del rientro e salgo sul tram, dove mi accomodo e mi metto a leggere il bel libro che mi sono portato. Vedo poi dal finestrino la promozione luminosa, per le biblioteche, "Milano. La lettura al centro" e me ne rallegro.