
di Massimiliano Saggese
È stata una grande festa la giornata conclusiva dell’Autunno Ciarlasco che ieri ha vissuto la 44esima edizione del Palio dell’Oca, tornato dopo due anni di stop causati dalla pandemia. Una festa con migliaia di spettatori che hanno invaso la città. E tutto si è svolto regolarmente nonostante l’annunciata contestazione degli animalisti, che hanno dato vita a un presidio di protesta. La tradizionale corsa che vede impegnate le sette oche che dei sette cantoni è stata vinta dall’oca Volo del “Canton del Punt da Legn”. Ed è il quinto successo consecutivo del cantone. Infatti aveva già trionfato dal 2016 al 2019, interrompendo il predominio del “Canton del Piaseou“ che aveva vinto 8 palii consecutivi. La corsa delle oche è stata preceduta dalla sfilata in costumi storici dei cantoni. Il corteo ha percorso il tracciato della gara fra due ali di folla festanti. Poi alle 18 in punto è partita la corsa delle oche, evento atteso da due anni e che ha acceso l’entusiasmo dei tifosi dei vari cantoni. Una corsa veloce quest’anno; l’oca Volo è letteralmente volata verso il traguardo impiegando circa 20 minuti ad attraversare la città. Immediatamente dopo la fine della corsa si è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza del sindaco di Lacchiarella, Antonella Violi.
Come ogni anno anche oggi a Lacchiarella sono arrivate le associazioni animaliste per manifestare contro l’uso delle oche neigiochi. Il gruppo di trenta, forse quaranta manifestanti è stato tenuto a distanza dal percorso della gara per evitare incidenti. Negli scorsi anni i manifestanti avevano invaso il percorso bloccando la corsa. Quest’anno la protesta è stata civile: al presidio organizzato dal movimento Centopercentoanimalisti– fratellanza animalista hanno aderito Animalisti italiani, Associazione vegani internazionale, Fronte animalista e Meta Milano. Contestano lo sfruttamento degli animali e lo fanno da anni. Al palio hanno partecipato alcune migliaia di spettatori arrivati da molti comuni della zona, Una folla superiore alle previsioni, tanto che tutti i parcheggi in città erano completi e in molti hanno lasciato le auto lungo la provinciale 40 "Binasca" e nei pressi della rotatoria di accesso al paese, creando disagi alla circolazione.