Milano, crollano le auto diesel e l’elettrico non corre: la svolta ambientale

Studio della Cna: tra le nuove immatricolazioni boom delle ibride. Mezzi a gasolio calati dal 47,6 al 13% in 6 anni. Allarme della categoria

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Milano - Lo svecchiamento del parco auto lombardo è nei numeri, perlomeno in quelli relativi alle nuove immatricolazioni. Ed è un effetto delle limitazioni alla circolazione dei mezzi più inquinanti via via introdotte a vari livelli – europeo, regionale e comunale – nonché degli incentivi alla rottamazione messi a disposizione dopo il picco pandemico. Ma la velocità alla quale procede questo cambiamento e la velocità alla quale procede, invece, la politica non sono compatibili. Questa la sintesi di quanto emerge dallo studio sulla filiera dell’automotive curato dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA) della Lombardia. I dati, innanzitutto.

Tra le nuove immatricolazioni , alla data del 31 dicembre 2021, prevalgono ancora le auto alimentate a benzina, che corrispondono al 46% del totale, ma quasi il 13% di queste è, in realtà, a doppia alimentazione (benzina e gpl o benzina e metano) e il dato percentuale complessivo è comunque in calo rispetto all’ultimo biennio. L’alimentazione a gasolio, invece, pesa sempre meno rispetto al recente passato: appena il 13% delle autovetture immatricolate in tutto il 2021. Solo nel 2015 descrivevano, invece, il 47,6% delle immatricolazioni. Sono invece in crescita le prime iscrizioni di auto ibride ed elettriche: le prime costituiscono il 34,9% del totale, le seconde il 5,4%.

In generale , tra vecchie e nuove immatricolazioni, le auto circolanti in Lombardia – stando sempre ai dati relativi alla fine del 2021 – ammontano a 6,2 milioni e oltre la metà di queste è alimentata a benzina (54,5%): si tratta di una quota più elevata rispetto alla media nazionale (44,7%). Oltre un terzo delle autovetture (34,5%) è invece alimentato a gasolio: in questo caso la Lombardia è sotto la media nazionale, ferma al 42,9%. Le cosiddette autovetture con alimentazione ecologica (gpl, metano, elettriche e ibride) sono in costante aumento e rappresentano il restante 11% delle autovetture circolanti in Lombardia (12% a livello nazionale).

Nel 2015 erano meno del 7% del parco circolante. Inoltre la distribuzione per categoria delle auto circolanti in Lombardia alla fine del 2021 mostra come oltre la metà siano classificate come Euro 5 (20%) ed Euro 6 (36%). Rispetto al 2015 è evidente l’azione di sostituzione ad opera dell’Euro 6, diventato obbligatorio in quell’anno per tutte le vetture di nuova immatricolazione. A p reoccupare la CNA lombarda è la scadenza del 2035, quando "anche in Lombardia vi sarà il divieto di vendere automobili e furgoni endotermici tradizionali" in ossequio al pacchetto “Fit for 55” approvato dal Parlamento Europeo.

"Una decisione che mette in allarme l’intero comparto dell’automotive regionale che vanta 13.020 imprese attive con oltre 55mila addetti per un valore aggiunto generato di oltre 3,6 miliardi di euro" spiega il presidente della CNA Lombardia, Giovanni Bozzini. "Oggi l’elettrico in Lombardia rappresenta il 5,4% del totale delle immatricolazioni – rimarca Stefano Binda, segretario della CNA –. Un dato in crescita ma che suggerisce qualche perplessità sul fatto di affidare ad una mobilità di fatto totalmente elettrica entro il 2035 il tema di una mobilità sostenibile".

 

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