Alla Fashion week inno alla diversità: "E no al conflitto"

Un’edizione col vero ritorno di eventi in presenza. Spuntano Lord Rod Stewart, Dybala e... Morandi

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Sir Rod Stewart, insieme al figlio Alistair e alla moglie Penny, era alla sfilata di Palm Angels, ieri sera a Milano in un mega hangar allestito con un soffitto di specchi costellato di palme rovesciate. La California è lo sfondo, metaforico oltre che letterale, della collezione disegnata da Francesco Ragazzi, una prospettiva sull’atto del vestirsi liberata come la vita tra sole e palme. Stile Sunset Boulevard di Los Angeles, al tramonto, trench, giacche cardigan, giacche di pelle e montone, blazer, bomber, bermuda e pigiami brulicano di stelle, motivi animalier, palme stilizzate, fiamme. Ritratti sono dipinti a mano su giacche di pelle; i cardigan sono spazzolati mentre le bande della tuta si posano sui suit. Per la sera, tute metalliche e smoking con revers costellati di strass.

Tante belle sorprese, in queste sfilate in presenza alla Fashion Week milanese che tenta faticosamente di riguadagnare quanto meno un simulacro di normalità in questi tempi che restano difficili, al di là dei bilanci dei marchi della moda che ormai da un anno danno forti segnali di ripresa. E il filo rosso delle sfilate a Milano è quello dell’accoglienza e della diversità, in un mondo antropologicamente lontano anni luce dal conflitto. "Io la odio la guerra, ho riflettuto sul perché sono qui ed è perché sono vivo": così Alessandro Michele, subito dopo la sfilata di Gucci, oggi a Milano, ha parlato della guerra in Ucraina. "Faccio un lavoro che inneggia alla vita e voglio continuare a farlo - ha concluso - anche se sono tristissimo".

Gessica Notaro, la coraggiosa donna sfregiata con l’acido dall’ex, ha sfilato in passerella per Elisabetta Franchi, che l’ha voluta tra le modelle "come messaggio di positività". In passerella anche la showgirl Sabrina Salerno e la giornalista e attrice Veronica Gentile, "per dare spazio a donne che hanno sempre creduto nel mio marchio". Non più solo modelle, ma "donne vere, credibili, contemporanee". In passerella i capi icona del marchio: abiti lunghi di velluto rosso, minidress verde smeraldo con paillettes, corpetti e gonne lunghe con spacchi.

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