Morte Alessandra Appiano, ci sarà un supplemento di indagine

Il gip in sostanza ha accolto l'istanza del marito della scrittrice che si basa soprattutto sulla mancata 'protezione' del paziente, da parte della struttura che la ospitava

Alessandra Appiano

Alessandra Appiano

Milano, 3 novembre 2019 - La vicenda di Alessandra Appiano, la giornalista e scrittrice morta nel giugno 2018, avrà un supplemento di indagine. E' quanto ha deciso il giudice di Milano Patrizia Nobile rigettando la richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Il gip in sostanza ha accolto l'istanza del marito della Appiano che si basa soprattutto sulla mancata 'protezione' del paziente, in questo caso appunto la Appiano, da parte della struttura che la ospitava. 

Appiano, scrittrice di successo, vincitrice del Bancarella nel 2003, impegnata nel sociale e volto noto in tv, era ricoverata nel reparto psichiatria di una clinica milanese. Secondo quanto emerso con la scusa di un permesso per un caffè, che avrebbe ottenuto, la scrittrice sarebbe uscita indisturbata, e salendo all'ottavo piano di un edificio vicino per poi gettarsi nel vuoto. Era il 3 giugno 2018. Da allora è iniziata la battaglia legale del marito, perché venga riconosciuta la responsabilità della struttura in termini di carenza di protezione e 'negligenza', secondo l'espressione usata dall'avvocato Lucilla Tassi, che assiste Delbecchi.

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