Ai.bi., accoglienza, sostegno e aiuti In 12 mesi assistite 132mila persone

L’associazione Amici dei bambini di San Giuliano ha attivato 4 centri in Ucraina con psicologi e ludoteche

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di Alessandra Zanardi

Accoglienza dei profughi, sostegno psicologico, distribuzione di beni alimentari, ludoteche e linee telefoniche dedicate. In un anno di guerra, sono numerose le attività organizzate da Ai.Bi, l’associazione Amici dei bambini, per tendere una mano all’Ucraina flagellata da incursioni e bombardamenti. E così, nell’ambito del progetto Bambinixlapace, negli ultimi 12 mesi sono state oltre 132mila le persone che, in Ucraina e nella vicina Moldova, hanno potuto usufruire dei programmi di aiuto promossi, o supportati dall’associazione italiana con sede a San Giuliano Milanese.

In molti casi le attività di sostegno proseguono tuttora, e così in Ucraina sono attivi 4 punti Ai.Bi, luoghi sicuri e colorati, dove, oltre a giochi e laboratori per i più piccoli, si organizzano percorsi di aiuto psicologico per le famiglie. I punti si trovano a Obolon e Stepashky, dove équipe di animatrici e psicologhe aiutano i bambini a superare il trauma della guerra e forniscono assistenza alle mamme; a Volodarka, 120 km a Sud di Kiev, dove alla presenza di una ludoteca da poco restaurata si affianca un programma di un sostegno domiciliare per circa 750 famiglie; a Carapishy, dov’è in atto la periodica distribuzione di generi di prima necessità agli sfollati e ai nuclei più vulnerabili. A partire da questi "punti fissi" è stata inoltre organizzata una ludoteca itinerante: il Ludobus della Pace porta animazione in diversi villaggi.

Ancora. A Kiev è stata attivata una linea telefonica di supporto psicologico per donne, bambini e famiglie. Un analogo servizio, così come un Ludobus della Pace, sono stati organizzati anche in Moldova, uno dei Paesi che, per vicinanza geografica, si è trovato ad accogliere un flusso consistente di profughi ucraini in fuga dalla guerra.

A queste attività si aggiungono una tenda allestita alla dogana di Palanca per fornire prima accoglienza e distribuzione di generi alimentari; un’attività di animazione e supporto psicologico per i bambini al campo profughi Moldexpo a Chisinau; un’attività di animazione, distribuzione di cibo e supporto psico-sociale al centro rifugiati di Carpinen; la distribuzione di generi di prima necessità e materiale scolastico in varie località del distretto rurale di Hincesti.

Anche in Italia Ai.Bi ha cercato di organizzare dei centri di aiuto e lo ha fatto attraverso le case "Pan di zucchero per la pace" di Mulazzano e Agrate Brianza, che danno ospitalità ai rifugiati.

Parte dei progetti all’estero sono promossi anche grazie ai finanziamenti di Aics, Plan International, Oxfam, fondazione Comunità Milano, fondazione Prosolidar, Unione buddista, Fineco bank. Risorse economiche, alle quali si aggiungono le donazioni in arrivo da privati e aziende vicine all’associazione.

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