
L’Agorà: il palazzo del ghiaccio di via dei Ciclamini è chiuso dal gennaio del 2023
Milano, 9 novembre 2024 – Ultima chiamata per l’Agorà, il palazzo del ghiaccio di via dei Ciclamini chiuso dal gennaio 2023. Lo scorso 17 ottobre l’assessorato comunale allo Sport guidato da Martina Riva ha ricevuto la formalizzazione di una proposta di partenariato pubblico-privato per la riqualificazione e la gestione di lungo periodo dell’impianto, che negli ultimi mesi è stato oggetto di furti di rame e di un’occupazione abusiva di un collettivo durata dal 25 al 28 ottobre.
“Il progetto – ha svelato ieri la stessa Riva durante la commissione comunale Sport – prevede un rifacimento integrale della struttura con un nuovo stadio del ghiaccio con mille posti di capienza, completamente accessibile ed efficiente dal punto di vista energetico. Tutto ciò a costo zero per il Comune”.
Investimenti e tempi
Il proponente, secondo alcune indiscrezioni, è l’Accademia del Ghiaccio, guidata da Alberto Arnoldi, che gestisce la pista di pattinaggio a San Donato Milanese. Riva, intanto, prevede che “la proposta dell’operatore arrivi entro la fine di febbraio del 2025. Se il progetto sarà di interesse pubblico, lanceremo una gara aperta a tutti. Con diritto di prelazione per il proponente. Sì, perché in ipotesi come questa, dove sono necessari investimenti consistenti – almeno 5 o 6 milioni – e progettazioni molto tecniche e molto complicate, il diritto di prelazione è uno strumento perfetto, perché da un lato non impedisce la concorrenza e, dall’altro, offre a chi si propone sufficienti rassicurazioni (il diritto di prelazione) per rendere conveniente cimentarsi nella progettazione”.
L’assessora indica anche i tempi di riqualificazione dell’Agorà, nel caso vada tutto liscio: avvio dei lavori nel febbraio 2026. Praticamente in concomitanza con le Olimpiadi Milano-Cortina. Sarebbe un bel segnale, perché per ora il capoluogo lombardo, che ospiterà i Giochi invernali, non ha un palazzo del ghiaccio. Certo, per l’appuntamento del 2026 dovrebbe essere pronta l’Arena a Santa Giulia, in cui sono programmate le partite olimpiche di hockey su ghiaccio maschile. Intanto Riva insiste: “Il Comune farà di tutto per riaprire il palazzo del ghiaccio di via dei Ciclamini”.
L’altra pista
Durante la commissione, comunque, è spuntato anche un Piano B, nel caso in cui questa ultima proposta di riqualificazione non andasse a buon fine: un cambio di sport all’Agorà, che potrebbe ospitare pallavolo, basket, ginnastica artistica o nuoto.
Una riflessione aperta dal consigliere della lista Sala Marco Mazzei: “Come alcune località sciistiche, che per il cambio del clima dovranno inventarsi altri utilizzi di aree e impianti, così anche a Milano bisogna aprire una riflessione. Non è così strano che in futuro sia sempre più difficile tenere un impianto del ghiaccio in città sempre più calde. Dunque non mi scandalizzo se l’Agorà si aprirà ad altri sport”.
Riva concorda: “Sugli impianti con ghiaccio bisogna aprire una riflessione relativa al cambiamento climatico. Riflessione che può riguardare anche il Natale, in cui avremo alcune piste da ghiaccio nelle piazze. Mi auguro che le temperature siano sensate per avere piste del genere”.
La situazione attuale
L’Agorà, intanto, resta chiuso. L’ultimo gestore era stato Agorà srl che nel 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e il rincaro dell’energia, non era stata più in grado di pagare l’affitto e le bollette. Nell’ottobre del 2022 il Comune ha lanciato due avvisi esplorativi: uno per la ricerca di un gestore definitivo dell’impianto e uno per la ricerca di un gestore temporaneo. Nessuna delle due procedure è andata a buon fine.
Nel 2023 si era fatta avanti IceLab, che gestisce il palaghiaccio di Bergamo. Ma niente da fare. Ora è il turno dell’Accademia del Ghiaccio di San Donato. Siamo all’ultima chiamata per il palaghiaccio di via dei Ciclamini.