Milano, pugno sull’occhio e rapina violenta: "Non c’è sicurezza a Porta Venezia"

Andrea Pedretti è stato aggredito in via Castaldi da due uomini: frattura del pavimento dell’orbita. L’appello: spero si agisca in fretta per ripristinare legalità

Andrea Pedretti subito dopo il raid subìto nella notte di sabato

Andrea Pedretti subito dopo il raid subìto nella notte di sabato

Milano, 28 luglio 2020 - Un raid brutale nel cuore della notte. La mano sulla bocca per impedirgli di urlare. Poi quel pugno dritto sull’occhio, che ha provocato una frattura del pavimento dell’orbita sinistra. Il blitz è andato in scena nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana in via Castaldi, nella zona di Porta Venezia, già finita nel mirino per aggressioni, spaccio ed episodi di microcriminalità. L’ultimo della serie ha visto come sfortunato protagonista Andrea Pedretti, trentaquattrenne originario di Lecco ma da tempo residente al quartiere Lazzaretto.

Secondo il racconto fatto al Giorno , messo a verbale anche in una denuncia presentata il giorno dopo alla stazione dei carabinieri Moscova, l’uomo è stato preso alle spalle da due sconosciuti, probabilmente di origine nordafricana, mentre stava rincasando alle 3: "Uno mi ha buttato a terra e mi ha messo la mano sulla bocca per non farmi gridare – spiega Andrea –. L’altro ha cercato di strapparmi il borsello che avevo con me, ma io ho resistito. A quel punto, l’altro mi ha sferrato un pugno in faccia, colpendomi all’occhio sinistro, e mi ha sfilato l’orologio dal polso".

Un agguato durato pochissimi secondi, e al quale non hanno assistito testimoni: "Purtroppo non è passato nessuno, era da solo contro di loro". Dopo essersi ripreso, Andrea si è recato al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli: i medici gli hanno diagnosticato una "frattura plurifocale dell’orbita di sinistra"; per fortuna, rassicura il ferito, "non ci sarà bisogno di un’operazione chirurgica, ma ci vorrà comunque del tempo perché tutto torni come prima". Al di là del dolore e degli evidenti segni sul volto (come si vede nella foto che pubblichiamo qui in alto), a far più male ad Andrea è il senso di insicurezza che sta provando da qualche mese nel suo quartiere e la paura ad andare in giro di notte: "La situazione è peggiorata – riflette –. Ci sono queste bande di balordi che ti prendono di mira e ti aggrediscono: spero che le istituzioni agiscano in fretta per ripristinare legalità e tranquillità in una zona molto frequentata e centrale della città".

Il problema è già noto , tanto che a metà giugno è stato al centro di una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, durante la quale è stato predisposto un aumento dei controlli a Porta Venezia, con particolare attenzione ai locali che creano particolare disagio ai residenti e ai pusher che bazzicano dalle parti dei giardini di via Vittorio Veneto. Tuttavia, l’aggressione subita da Andrea riaccende ancora una volta i riflettori sul tema. Senza dimenticare che ci sono pure i rappresentanti del comitato Lazzaretto tra i firmatari della diffida recapitata al sindaco Giuseppe Sala sul fronte della movida selvaggia: gli esponenti di sei associazioni di quartiere, dai Navigli all’Isola, hanno dato sessanta giorni di tempo al Comune per rimettere le cose a posto.  

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