
I rilievi della Scientifica sul luogo dell’aggressione alla donna in largo La Foppa
Milano, 31 gennaio 2020 - Il giudice per le indagini preliminari ha disposto il ricovero immediato in un Rems per il bengalese che cinque mesi fa aggredì una donna di 64 anni in largo La Foppa, cerando di tagliarle la gola con un coccio di bottigia. Solo per l’intervento di alcuni passanti la donna riuscì a salvarsi.
Dalla perizia medica arrivata sul tavolo degli inquirenti una settimana fa, il 32enne risulta "socialmente pericoloso e totalmente incapace di intendere e di volere". Nel momento in cui ha tentato di uccidere la passante, mai vista prima, l’uomo "ha avuto un disturbo psicotico breve". Il provvedimento di ricovero è firmato dal giudice Guido Salvini che ha sostituto la misura cautelare in carcere con la misura di sicurezza, valida per due anni. Nel documento medico si legge che solo in una struttura sanitaria è "possibile attivare percorsi terapeutici e recupero" per l’uomo "socialmente pericoloso" e con "seria probabilità di commettere nuovi reati analoghi a quello, assai grave avvenuto". La storia del 30enne comincia qualche anno fa con il lungo viaggio dal Bangladesh verso Milano in cerca di fortuna. Una fortuna che non arriverà perché il giovane, che nella sua città d’origine era studente universitario, a Milano finirà per fare l’operaio sfruttato dai suoi connazionali a due euro l’ora. Questa vita difficile così diversa dalle aspettative avrebbe finito per fargli perdere la strada giusta, e, sempre stando al suo racconto, sarebbero state le difficoltà a farlo "ammalare di testa".
Nel provvedimento del giudice Salvini si legge: "Il perito ha sottolineato che in molti punti le dichiarazioni dell’imputato sono risultate contraddittorie" e "non si è nemmeno potuto comprendere perché si trovasse in largo La Foppa al momento dell’aggressione e tale episodio è risultato del tutto immotivato, improvviso e afinalistico". E ancora: "Sulla base degli elementi raccolti il perito ha concluso nel senso che l’imputato al momento del fatto con elevata probabilità sia stato preda di una psicosi acuta reattiva ad eventi stressanti, favorita dall’alcol che provoca deliri e comportamenti disorganizzati". Fuori dai temini medici, quel giorno il bengalese era stato fermato dalla polizia per una rissa e aggressioni ad alcuni stranieri, anche all’interno della questura. La polizia lo aveva portato al Fatebenefratelli per un controllo psichiatrico, ma gli agenti non erano rimasti lì a sorvegliarlo. Così il giovane, appena rimasto solo, si era allontanato. Dal Fatabenefratelli era andato in direzione di largo la Foppa, aveva adocchiato la 64enne, la prima che gli era capitata tiro, calci, pugni in visto e quando la donna era finita a terra lui aveva rotto una bottiglia e con i cocci aveva tentato di tagliarle la lgola. Sarà processato in immediato.