
Daniele Polacci, il 28enne vittima dell’aggressione con l’acido in piazza Gae Aulenti
Milano, 1 luglio 2020 - Disposta una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e di volere al momento dei fatti per Tamara Masia, la 43enne che lo scorso 4 gennaio, in piazza Gae Aulenti a Milano, ha aggredito Daniele Polacci, un barista 28enne, che aveva deciso di troncare la relazione con lei, prima spruzzandogli uno spray al peperoncino e poi versandogli sul viso dell'acido e provocandogli ustioni. Lo ha deciso nel processo con rito abbreviato il gup Manuela Cannavale che ieri ha conferito l'incarico per l'accertamento psichiatrico e ha rinviato l'udienza per la discussione sulla perizia al 10 settembre.
Nell'indagine, coordinata dal pm Alessia Menegazzo, la donna è accusata di lesioni personali aggravate per avere gettato "sostanza caustica e spray urticante" contro il giovane causandogli ustioni di primo e secondo grado al volto, alla mano e al polso sinistro e ustioni di terzo grado al collo. È anche imputata per atti persecutori perché "dopo l'interruzione della relazione" con il barista (i due si erano incontrati tre, quattro volte), per circa tre settimane, dal 18 dicembre al 4 gennaio, lo ha molestato con "reiterati appostamenti e pedinamenti sotto casa" e "nei luoghi" da lui frequentati, minacciandolo di morte per telefono e con messaggi WhatsApp. E così provocandogli, si legge nell'imputazione, un "grave e perdurante stato d'ansia e timore per la propria incolumità".