Affitti brevi, fumata nera Milano boccia il Governo

Vertice a Roma con il ministro Santanchè. Maran: proposta insufficiente. Il Comune chiede le stesse regole di Venezia. Ma c’è il no dell’esecutivo.

Affitti brevi, fumata nera  Milano boccia il Governo

Affitti brevi, fumata nera Milano boccia il Governo

di Massimiliano Mingoia

Limitare gli affitti brevi, mettere un freno alla piattaforma Airbnb. Dopo la protesta delle tende degli studenti e dei lavoratori davanti al Politecnico e a Palazzo Marino, ieri il Comune ha partecipato al vertice convocato a Roma dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, che ha presentato agli amministratori delle maggior città italiane una bozza su cui lavorare per arrivare a una soluzione che limiti gli affitti brevi senza abolirli. Per il Comune c’erano, in presenza, l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran e, in videocollegamento, il sindaco Beppe Sala. Al termine dell’incontro, la nota firmata di Maran è in chiaroscuro: "Ad oggi la proposta del Governo è per noi certamente insufficiente e la questione del numero di notti minime è ininfluente per le città. Positivo però che ci sia un percorso di confronto per normare un settore oggi senza regole. Ci siamo lasciati con un approfondimento sulla possibilità di normare il numero di licenze per persona, su cui la ministra era possibilista, e la richiesta dei Comuni di applicare delle zonizzazioni per ridurre la pressione in alcune zone a rischio di sostituzione abitativa su cui non ci son state aperture. I prossimi passi sono una nota alla ministra da parte delle città metropolitane e una nuova bozza da parte del ministero".

L’assessore, però, fa notare che "c’è una distanza di fondo tra le città che dicono che la crescita così rapida del turismo è un problema di tenuta sociale e il ministro del Turismo che sostiene che lei si occupa di incrementare il turismo. Ci chiediamo come mai al tavolo di oggi (ieri, ndr) non ci fosse anche il ministro della Casa Matteo Salvini che dovrebbe occuparsi proprio del tema degli alloggi". Secondo Maran, "il limite delle due notti indicato nella proposta del Governo è insufficiente ad arginare il fenomeno degli affitti brevi". La richiesta di Palazzo Marino di considerare Milano come un caso a parte, come accaduto con Venezia, per ora non è stata accettata dal ministro, che punta a regolare il fenomeno con una norma nazionale, non solo tarata per le città turistiche. Non solo. La Giunta comunale chiede un limite alle licenze per gli affitti brevi per ogni singolo proprietario di case. Ad esempio, se una persona possiede 10 appartamenti, potrebbe metterne solo uno nella piattaforma di Airbnb mentre gli altri dovrebbe proporli per affitti lunghi a lavoratori o studenti. Una proposta che ha provocato solo una tiepida reazione del fronte governativo, preoccupato di non limitare o ledere troppo il diritto di proprietà.

In mattinata, Sala aveva osservato che "noi vorremmo poter estendere la misura di Venezia anche a Milano. Bisogna capire se il Governo vuole essere determinato sul tema".

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