
di Andrea Gianni
Un passo avanti nell’inchiesta sulle cause del disastro aereo dello scorso 3 ottobre, quando l’aereo privato Pilatus Pc-12 pilotato dal magnate romeno Dan Petrescu è precipitato a San Donato provocando la morte delle 8 persone a bordo, tra cui un bambino. Sono stati trovati ed estrapolati, infatti, alcuni dati contenuti nella scatola nera, tecnicamente Lightweight Data Recorder (Ldr), presa in carico dai laboratori tecnologici a Roma dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell’inchiesta tecnica di sicurezza, che procede parallelamente a quella dell’aggiunto Tiziana Siciliano e dei pm Mauro Clerici e Paolo Filippini. Ora quei dati dovranno essere analizzati per cercare di capire le cause dello schianto. Ieri, intanto, c’è stata l’apertura del registratore di volo tramite accertamento irripetibile passato per gli avvisi delle analisi tecniche inoltrati ai familiari delle vittime, ma anche alle società coinvolte, tra cui quella svizzera che produce quel modello di aereo, quella canadese che ha costruito il motore e quella romena che si occupava della manutenzione dell’aereo di proprietà del magnate.
Con l’apertura si è accertato che la scatola nera aveva registrato dei dati che sono stati estrapolati e che ora saranno analizzati dagli esperti. E ciò alla ricerca di elementi utili per capire perché il velivolo è andato giù quasi a 90 gradi, quando si trovava a circa 4 mila piedi, anche avvitandosi ad elica nella fase iniziale della caduta. Tra le ipotesi prese in considerazione nelle indagini ci sono l’errore umano, ossia una manovra sbagliata o azzardata durante un cambio di rotta, o un malore del pilota. Non si possono, però, nemmeno escludere al momento problemi o avarie del Pilatus. Il pilota, comunque, non lanciò alcun allarme specifico alla sala radar di Linate, a cui aveva chiesto la rotta per rientrare in aeroporto poco dopo il decollo.
Le attività di estrazione della memoria dalla scatola nera attraverso un software, precisa l’Ansv, "si sono svolte con successo ed è stato possibile il recupero dei dati. Prossimamente, nell’ambito delle rispettive indagini e nel rispetto delle diverse finalità delle stesse, si procederà all’analisi dei dati estratti". Alle operazioni hanno assistito, comunica l’Agenzia - un investigatore della Aias (Autorità investigativa della Romania, in rappresentanza dello Stato di immatricolazione dell’aeromobile) accreditato nell’inchiesta di sicurezza dell’Ansv come previsto dalla normativa internazionale e Ue in materia di inchieste aeronautiche, il consulente tecnico della citata Procura della Repubblica, nonché altri soggetti giuridicamente titolati a partecipare all’attività in questione".