"Addio alla banca Ora fornisco cervelli"

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I freelance più richiesti (e meglio pagati)? Chi si occupa di sviluppo software, app e piattaforme web, professionisti del marketing e con alte competenze tecnologiche. Le retribuzioni medie sono di 6-7mila euro lordi al mese, con contratti che di solito vanno da un minimo di cinque mesi a un anno. L’età media? Trent’anni. Lavorano tutti da remoto, e alcuni anche dall’altra parte del mondo, in Thailandia o alle Canarie, gestendo a distanza i contatti con l’Italia. "I professionisti esperti sono sempre più richiesti dalle aziende", spiega Federico Pedron, cofondatore di Zwap, servizio che mette in contatto le aziende con un bacino di circa 10mila freelance iscritti gratuitamente. "Abbiamo notato che sempre più dipendenti, dopo aver accumulato esperienza in azienda, decidono di lasciare il posto fisso per mettersi in proprio e lanciarsi nelle consulenze. L’altra faccia della medaglia è la perdita di uno stipendio regolare e della stabilità che il lavoro da dipendente garantisce. Noi un anno e mezzo fa avevamo circa tremila freelance iscritti, ora siamo arrivati a diecimila". Il servizio garantisce alle aziende anche un primo processo di selezione, “scremando“ alcune figure professionali che poi finiscono al vaglio del committente. "Vediamo che tante aziende partono con l’idea di assumere – prosegue – ma fanno fatica a trovare la persona adatta o a trattenere risorse, perché alcune figure sono sempre più richieste". Pedron, 27 anni, per creare Zwap ha lasciato a sua volta un posto fisso. "Lavoravo in banca – spiega – e sono passato da una vita in giacca e cravatta a una vita in ciabatte"

A.G.

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