Acqua nuova per salvare il Parco Nord

Il Gruppo Cap garantisce cento metri cubi all’ora con un impianto a Bresso arricchito da nutrienti come fosforo e azoto

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di Giuseppe Nava

Acqua depurata da uno specifico impianto bressese di Gruppo Cap per innaffiare il Parco Nord Milano. Per combattere la siccità che sta ingiallendo anche i prati del grande polmone verde del Nord Milano e per preservarne la naturalità, da questa settimana Cap, che gestisce 40 impianti di depurazione nel territorio di Città Metropolitana, fornirà la preziosa riserva idrica, frutto di un processo di depurazione del flusso delle acque reflue della zona. Nello specifico, Gruppo Cap ha realizzato un impianto con tre pompe, che lavorano esclusivamente per il Parco Nord e che spingono l’acqua depurata in una rete specifica, a sua volta, allacciata a quella idrica del parco. L’impianto eroga fino a 100mc di acqua depurata all’ora, secondo quanto specificamente richiesto dal Parco Nord Milano e autorizzato da Città Metropolitana. In questi periodi di scarsissime piogge, con i fiumi e i torrenti in secca da mesi, l’acqua depurata diventa più che mai la "scorta" per l’approvvigionamento idrico in diversi ambiti, essendo controllata, sicura e sempre disponibile grazie proprio agli impianti. Ma non solo: i sistemi di queste strutture sono in grado di arricchire l’acqua con nutrienti, come il fosforo e l’azoto, utili per le colture, secondo le quantità desiderate grazie alle nuove tecnologie di depurazione. A tutti gli effetti, l’impianto bressese di Cap è uno dei quattro che consente di riutilizzare direttamente l’acqua depurata, somministrandola direttamente al Parco Nord: per esempio, quello di Assago fornisce al Comune assaghese l’acqua per il riuso civile, come il lavaggio delle strade. A Basiglio, il flusso idrico depurato serve per il verde della città, mentre a Peschiera viene immesso nei campi agricoli. Senza contare che, dei 40 impianti, 17 ne offrono un utilizzo indiretto di una parte (circa il 30%), versando l’acqua nei canali dei consorzi irrigui, mentre 20 rilasciano le acque, una volta perfettamente depurate, nei corsi d’acqua che sfociano, dopo i loro percorsi naturali, nei mari.

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