Milano, l'aggressione a Niccolò Bettarini: "Fai il duro perché sei il figlio di..."

La ricostruzione: fermati quattro giovani, due italiani e due albanesi. Migliora il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini

Niccolò Bettarini con papà Stefano e Simona Ventura (Instagram)

Niccolò Bettarini con papà Stefano e Simona Ventura (Instagram)

Milano, 3 luglio 2018 - Il primo contatto all’interno del locale. L’aggressione all’esterno. Tutto in pochi minuti. Poi compare Niccolò Bettarini, che arriva insieme ad altri per difendere l’amico circondato e viene colpito da 11 fendenti per fortuna in maniera non grave. È la ricostruzione della notte dell’Old Fashion di Milano, nell’ipotesi investigativa degli agenti di Volanti e Squadra mobile coordinati dal pm Elio Ramondini. In carcere, accusati di tentato omicidio in concorso, ci sono quattro persone: il 29enne Davide Caddeo, colui che è sospettato di aver materialmente inferto le coltellate e che da poco aveva smesso di essere un sorvegliato speciale (precedenti per lesioni e rissa); il 24enne Alessandro Ferzoco, ultrà della curva dell’Inter e dell’Hockey Milano, ritenuto vicino all’ambiente skinhead di Lealtà Azione (il movimento si dissocia in una nota) e sottoposto a Daspo un anno fa per un raid violento contro alcuni tifosi giallorossi prima del match di campionato con la Roma a San Siro; i due albanesi di 23 e 29 anni Albano Jakei e Andi Arapi. Fermati, ribadisce il pm nel provvedimento restrittivo, perché c’è pericolo di fuga, reiterazione del reato e inquinamento delle prove. Cos’è successo nella notte tra sabato e domenica? Stando a quanto risulta, attorno alle 4.30 avviene il primo contatto: l’amico di Bettarini incontra all’Old Fashion un gruppo di giovani e viene schiaffeggiato; probabilmente il raid è legato a uno screzio di qualche tempo prima per un tavolo in discoteca. 

Interviene un vigilante del locale, ma, secondo quanto accertato, si limita a parlare in albanese con uno dei due connazionali; nessuna segnalazione al 112, la chiamata arriverà soltanto dopo. E cioè alle 5, quando i protagonisti si sono spostati in strada. Il ragazzo picchiato in discoteca si ritrova davanti i quattro: uno di loro impugna un grosso coltello. Passano pochi secondi, ed ecco spuntare Niccolò, che interviene per difendere l’amico in difficoltà. A quel punto, pare riferiscano alcuni testimoni, uno degli aggressori lo riconosce e lo punta: «Sei il figlio di Bettarini, fai il duro...», la provocazione in sintesi. Scatta il blitz: il 19enne viene colpito per undici volte, in diverse parti del corpo. Ieri mattina l’intervento di ricostruzione del nervo del braccio lesionato: operazione riuscita.   

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