Abusò dell’amica In abbreviato 11 mesi

Il legale dello "chef de rang" aveva chiesto il rito alternativo condizionandolo però all’esame medico della vittima

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MILANO

È stato condannato a 11 mesi, con pena sospesa, un 25enne capo cameriere di sala, ossia "chef de rang" di un ristorante di lusso in zona Brera, che era finito agli arresti domiciliari lo scorso novembre con l’accusa di avere abusato di una giovane che lo aveva ospitato a casa insieme al fidanzato. Lo ha deciso il gup milanese Sofia Fioretta che lo ha riconosciuto colpevole di violenza sessuale riconoscendo l’attenuante della "minore gravità" del fatto. Stando alla ricostruzione degli investigatori dell’ufficio Volanti della Questura, coordinati dal pm Paolo Filippini, i tre ragazzi erano tutti colleghi di lavoro e dopo avere terminato il turno al ristorante avevano passato la serata in discoteca. Intorno alle 4,30 del mattino la coppia si è diretta verso casa e ha incontrato il 25enne che con insistenza ha chiesto di salire per recuperare uno zaino. Poi, è ritornato in strada ubriaco e si è addormentato sul marciapiede.

A quel punto la coppia si è convinta a ospitarlo e a farlo dormire sul divano. Poco dopo, però, mentre i due erano addormentati a letto, il cameriere si sarebbe alzato e avrebbe iniziato a molestare la ragazza. Quando la giovane si è resa conto degli abusi ha svegliato il fidanzato che, prima di dare l’allarme, ha preso a pugni il 25enne, il quale poi è fuggito in una palazzina vicina dove è stato rintracciato e arrestato.

Il cameriere aveva prima negato di avere commesso un abuso poi aveva chiesto di essere giudicato in abbreviato condizionato all’esame medico della vittima che dimostrasse la violenza sessuale. Ieri è stato comunque ritenuto il responsabile dell’abuso.

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