A Santo Stefano miele e propoli "fai da te" nel primo apiario pubblico dell’Alto Milanese

Lo spazio a disposizione di chi voglia allevare la propria comunità di laboriosi insetti. Un modo per sostenerne il ripopolamento com’è avvenuto a Casorezzo

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Anche Santo Stefano avrà il suo apiario e diventerà così un "Comune amico delle Api". A comunicarlo è il consgiliere con la delega all’ambiente e territorio, Paolo Pavan: "Stiamo dando seguito alla campagna CooBEEration – spiega – promuovendo delle iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza al rispetto dell’ambiente e del territorio per la protezione delle api. Costruiremo un apiario urbano nell’area a verde comunale tra viale della Stazione e via Papa Giovanni Paolo II, dove già si trovano il bosco urbano, il frutteto urbano, gli orti urbani e dove è in via di realizzazione un prato fiorito per creare un ambiente adatto ad accogliere gli insetti impollinatori".

Sul sito Web del Comune è possibile reperire tutte le informazioni per candidarsi all’assegnazione delle diverse porzioni d’area dell’apiario: qui i cittadini e le cittadine in possesso di un corso di formazione per apicoltura potranno installare e gestire i propri alveari senza scopo di lucro, al fine di aumentare la biodiversità e sostenere la popolazione delle api sul territorio comunale.

Con tutti i vantaggi naturalistici che ne conseguono. Santo Stefano Ticino non è il primo Comune a decidere di fare qualcosa di concreto per proteggere le api: grazie alla passione dell’assessore Maurizio Gatti, dal 2015 Casorezzo ospita delle arnie messe a disposizione dei cittadini. Lo stesso assessore aveva curato i corsi di formazione necessari per una buona gestione delle arnie e delle loro ospiti.

Camilla Garavaglia

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