
di Massimiliano Mingoia
Cts Eventim, la multinazionale di organizzazione di eventi live che la costruirà, sottolinea che "l’Arena di Milano Santa Giulia sarà la più grande arena polifunzionale d’Italia". È questo il punto da cui partire per descrivere quella che sarà una delle eredità che le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026 lasceranno al capoluogo lombardo. La nuova arena – nel dossier olimpico denominata “PalaItalia’’ – che tra meno di cinque anni ospiterà le partite di hockey su ghiaccio ha numeri significativi: area di 50 mila metri quadrati; investimento complessivo di 180 milioni di euro; 16 mila spettatori come capienza massima; 10 mila mq di area esterna, denominata “La Piazza’’, per gli eventi all’aperto.
Un progetto reso possibile grazie a Risanamento Spa che, tramite la controllata Milano Santa Giulia, ha sottoscritto un accordo vincolante con Evd Milan srl, società che appartiene a Cts Eventim, che, oltre a costruire, gestirà il nuovo palazzo per sport e concerti. Klaus-Peter Schulenberg, ceo di Cts Eventim, garantisce "dai 130 ai 200 eventi all’anno nella nuova Arena", al di là delle gare olimpiche si svolgeranno nel febbraio 2026. Gli esempi indicati sono le strutture già gestite dalla multinazionale tedesca: Lanxess Arena di Colonia, Eventim Apollo di Londra, Tempodrom di Berlino e e K.B. Hallen di Copenaghen. I lavori di costruzione dell’Arena Milano Santa Giulia, dopo la bonifica dei terreni, partiranno nell’autunno 2022 e dovrebbero concludersi entro il 2025. Davide Albertini Petroni, ad di Milano Santa Giulia, parla di "grande soddisfazione per la firma degli accordi Risanamento-Eventim".
Comune e Regione terranno il fiato sul collo sugli operatori privati in modo che l’Arena sia pronta per accogliere gli atleti olimpici. Il sindaco Giuseppe Sala sottolinea che "quella a Santa Giulia è una nuova arena che a Milano aspettiamo da tanto tempo, a prescindere dalle Olimpiadi. Ora pensiamo a far concludere i lavori in tempo per i Giochi". L’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Terzi sottolinea che "Palazzo Lombardia ha assicurato il rispetto rigoroso dei tempi previsti", garantendo "procedure più snelle".
L’ultima nota riguarda il nome finale dell’Arena, che non è stato ancora deciso: alla fine il nuovo palazzetto dovrebbe prendere il nome dello sponsor che offrirà più soldi. Il consigliere Basilio Rizzo (Milano in Comune) attacca: "Qual è l’eredità pubblica del nuovo impianto? Per ora non esiste neanche una convenzione tra il privato e il Comune".