A Milano le rapine si fanno il lunedì Triplicati i colpi nelle farmacie

L’Associazione chimica farmaceutica lombarda ha elaborato i dati relativi al settore microcriminalità. La città è la più colpita rispetto alle province, di solito banditi col volto coperto e il taglierino in mano

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MILANO

Nel 2020 l’effetto lockdown aveva investito anche il "settore criminalità". E infatti i numeri delle rapine ai danni delle farmacie nelle province di Milano, Lodi e Monza Brianza risultavano crollati rispetto a quelli registrati nel 2019: 20, contro le 56 dell’anno precedente. Il 2021 inverte il trend: da gennaio a novembre - complice forse anche la maggiore libertà di movimento anche nei momenti in cui la pandemia ha imperversato - c’è stato un raddoppio dei colpi ai negozi dalla croce verde, rispetto all’anno prima. I dati provengono da un’elaborazione dell’Associazione chimica farmaceutica lombarda fra titolari di farmacia, la Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza.

E mostrano che le rapine nel periodo gennaio-novembre 2021 nell’area analizzata sono state 39. L’exploit si è registrato a Milano. Nel capoluogo lombardo i colpi sono triplicati: erano stati 9 nel gennaio-novembre 2020, sono schizzati a quota 28 nello stesso periodo del 2021. Nelle altre aree i numeri sono rimasti stabili o sono lievemente aumentati e in un singolo caso (la provincia di Lodi) si sono azzerati. Guardando l’andamento mese per mese, solo a marzo e ottobre il bilancio si è fermato a quota 1 nelle farmacie del territorio di Milano-Lodi-Monza Brianza. A gennaio le rapine sono state 6 (tutte a Milano), a giugno e agosto 5 in entrambi i mesi, a febbraio, maggio, luglio e novembre rispettivamente 4, ad aprile 3 e a settembre 2. Il coltello è stata l’arma più usata dai malviventi che hanno tentato l’assalto alle farmacie: era presente in ben 11 colpi. In 9 casi i farmacisti si sono trovati davanti persone con in mano una pistola, in 6 un taglierino. C’è stato anche un colpo in cui il rapinatore aveva una siringa, e in un altro un cacciavite o un punteruolo. Irrompono nei punti vendita del farmaco con il volto parzialmente coperto da berretti, sciarpe, occhiali scuri: è successo in 20 casi su 28 a Milano e in 7 su 11 nelle province considerate. Solo in 6 episodi segnalati in tutti i territori esaminati invece il rapinatore aveva il viso completamente nascosto da caschi, passamontagna o altro. E in altrettanti, invece, il colpo è stato perpetrato, all’opposto, a volto scoperto.

La quasi totalità delle rapine messe a segno a Milano - 27 su 28 - è avvenuta in solitaria (un singolo rapinatore). In un solo caso c’era un palo a sorvegliare che non arrivassero Forze dell’ordine. Altrettanto nelle province. Tra le 18 e le 19 è l’orario in cui si sono concentrate più azioni, a parte un picco di colpi (4) che si sono concentrati intorno alle 15.30 solo su Milano. I giorni più gettonati: all’ombra della Madonnina sono il lunedì (6) e il venerdì (7). In 31 episodi su 39 in tutte le aree esaminate la rapina si è consumata così: il malvivente ha minacciato il farmacista con l’arma, in nessun caso si rilevano invece azioni fisiche violente. La fuga? A piedi in 15 casi su 28 a Milano.

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