Sono ragazzine che si preparano al passaggio tra medie e superiori. "Dovremmo prendere i mezzi per andare a scuola, è meglio essere preparate a tutto", sorridono. Timide ma determinate. I giornali li leggono, si informano, sui social per lo più, "e se ne sentono tante", allargano le braccia. Vivono il timore che possa accadere loro qualcosa: è la paura di non sapere cosa fare che le paralizza. Si trovano tutte in cerchio, nella palestra della scuola, dopo il suono dell’ultima campanella. Si fermano per seguire un’altra lezione. Sono studentesse di terza nei due istituti di Buccinasco e hanno chiesto di partecipare al corso di autodifesa organizzato da Comune e polizia locale. Un ciclo di lezioni che ogni anno riscuote sempre più adesioni: dalle quaranta iscritte del 2020 alle sessanta e più di oggi. Tutte lì per lo stesso motivo: "Capire come essere pronte in caso di emergenza". L’emergenza, come la intendono loro, è una molestia verbale, un’aggressione fisica di sconosciuti sull’autobus o mentre tornano a casa. Così come atteggiamenti molesti da parte di compagni, di ragazzi più grandi o di altre ragazze. Insomma, sentono il bisogno di trovarsi pronte in caso di necessità: "Perché non si sa mai", allargano le braccia.
Riunite in palestra, ascoltano con grande attenzione gli insegnamenti degli agenti esperti in tecniche di autodifesa, che quest’anno propongono il corso in collaborazione con le associazioni di arti marziali del territorio Shoshin Shitõryû Karatedõ e Do Jang Rising Hwarang Taekwon-do. Il desiderio di sentirsi preparate a reagire in caso di aggressione è condiviso anche dalle ragazze più grandi e dalle donne in generale. Il Comune ha proposto un corso gratuito di autodifesa (dai 16 anni in su) e il boom di iscrizioni ha fatto pensare a un secondo ciclo di lezioni per consentire a tutte di partecipare e smaltire le lunghe liste di attesa.
Francesca Grillo
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro