A Comincini la sfida diretta ma lo scranno resta incerto

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Il salotto buono dell’hinterland spariglia le previsioni, a Cernusco “la rossa“ vince Pierfrancesco Majorino con il 45,24% contro il 41,73 di Attilio Fontana. Ma in città c’è anche l’effetto Daniele Cassamagnaghi e Forza Italia finisce a doppia cifra, 12%, per l’azzurro le preferenze sono 800, meno della metà dell’altro ex sindaco ed ex senatore dem Eugenio Comincini che invece ne ha incassate quasi 2mila. Fra loro era sfida diretta ma per nessuno c’è la certezza del seggio al Pirellone, anzi "Milano con i suoi numeri sta fagocitando tutti", spiegavano ieri sera nei rispettivi comitati elettorali. Terzo – e quindi forse fuori – Fiorenzo Corti, il medico di famiglia di Masate, vicesegretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) in corsa con la lista Fontana. "È stata un’esperienza importante – racconta il dottore – si paga la spersonalizzazione del rapporto fra candidato ed elettori nel capoluogo. Dove avevo lavorato i risultati sono arrivati". Cernusco a parte, Fontana prevale in tutti i Comuni tranne Gorgonzola (45,5% di Majorino contro il 41,4 di Fontana). Preoccupa l’astensionismo, "meno social, più mercati", sintetizza Cassamagnaghi commentando il primo dato certo dello spoglio, "bisogna tornare a occuparsi dei problemi della gente". Fra gli altri volti noti in lizza Roberto Maviglia, già sindaco Pd di Cassano e ora consigliere di Città metrpolitana, in campo per Majorino-Patto Civico; Angela Comelli, la sindaca a fine secondo mandato di Bellinzago in lista con Alleanza verdi sinistra, come Laura Vecchi, assessore nell’ex giunta Mandelli di Cassina. Barbara Calderola

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