Cosa vedere a NoLo? Tre chicche nei dintorni di via Padova

NoLo, che sta per North of Loreto, è attualmente famosa come zona di fermento sociale e pregevoli iniziative culturali dal basso: vi portiamo nei dintorni di via Padova, a scoprire tre luoghi del quartiere che meritano una visita.

Fonte: comune di Milano

Fonte: comune di Milano

Milano, 01 dicembre 2016 - NoLo è l’acronimo di North of Loreto e indica quella zona dai confini sfumati e volontariamente inclusivi, compresa approssimativamente fra viale Brianza a sud, via Ferrante Aporti a ovest, via Valtorta a nord e via Clitunno, a ridosso della ferrovia, a est: una zona sotto i riflettori per gli episodi di criminalità a Loreto e in via Padova che hanno portato il sindaco Sala alla decisione di inviare forze dell’esercito a presidiarla, fra le polemiche soprattutto di chi ci abita. NoLo è infatti anche la zona delle colazioni di quartiere, delle iniziative sociali contro il degrado, degli studi di architettura e delle gallerie d’arte, degli spazi di coworking: una Soho milanese culturalmente in fermento, dove la spinta dal basso al miglioramento e all'integrazione è elettrizzante. Vi suggeriamo quindi tre luoghi da visitare a NoLo, dove potrete apprezzare lo spirito del quartiere.

Immergetevi nella vecchia Milano alla bocciofila Caccialanza  - Insignita dell’Ambrogino d’oro nel 2011, Caccialanza è una onlus nata più di 50 anni fa: l’atmosfera è quella della Milano d’altri tempi, semplice e operosa. C’è il palazzetto delle bocce dove la sera gli anziani, ma anche molti giovani, si divertono a sfidarsi; c’è il bar-ristorante circondato da vetrine che brillano, cariche di trofei; c’è un grande spazio aperto e verde dove far giocare i bambini mentre il sibilare dei treni dalla vicina ferrovia copre le loro voci. Provate a visitarla in una sera d’estate, la sua aria familiare e per nulla pretenziosa vi conquisterà.

Scoprite un angolo di paradiso in piazzale del Governo Provvisorio  - A destra di via Russo, si apre una piccola piazza pedonale: è piazzale del Governo Provvisorio, circondato da palazzine liberty, basse e colorate, con graziosi balconi in ferro e cornici di pietra fiorita a incorniciare le finestre. Attorno a questo angolo di pace non manca di nulla: ristoranti gourmet, l’immancabile ferramenta e l’altrettanto classico minimarket arabo, un circolo ARCI, associazioni per l’infanzia e asili.

Concedetevi una passeggiata al Trotter  - L’ingresso da via Padova quasi non si nota: è una porticina in una della zone più popolate della città. Forse proprio per questo, entrando nel parco Trotter, sembra quasi di varcare la soglia di un giardino segreto. A ogni passo, la sensazione di stupore cresce: mentre i suoni della strada si ottundono e le voci dei tanti bambini che giocano si fanno più alte, il visitatore scopre un’oasi di pace. Il Trotter, che una volta era appunto un trottatoio, è un enorme spazio verde e contiene al suo interno un comprensorio scolastico che va dalla materna alle scuole medie. Intorno agli anni Venti, il complesso era riservato ai bambini malati di tubercolosi, più in là venne aperto a tutti.

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