
Brunori Sas
Milano, 20 gennaio 2017 - Librerie e atenei, niente “instore tour” nei centri commerciali con copie autografate, video e selfie. La differenza di Brunori Sas sta anche in questo, nella promozione curiosa e intelligente di un album intelligente e pensoso, ma con l’ironia dentro. “A casa tutto bene” è il nuovo lavoro che Dario Brunori presenta oggi alla Feltrinelli di Piazza Piemonte (ore 18,30). Autoprodotto per la sua etichetta Picicca Dischi, “scelta che abbiamo fatto fin dall’inizio e che ci consente un management totalmente indipendente, distribuito da Believe, perché sono bravi e a differenza nostra nativi digitali”. Dodici inediti a tre anni da “Vol.3 - Il cammino di Santiago in taxi”, un linguaggio nella terra di mezzo fra lo “scrivere eleganti ballate sentimentali o ironici ritratti popolari, che in questo momento storico, mi sembrava troppo comodo e forse poco onesto. E una lettura post ideologica del mondo”.
Registrato nella casa padronale di una vecchia masseria calabrese del 1100 e prodotto da Taketo Gohara con la band e qualche ospite, “la scelta di arrangiamenti e strumenti di versi, dalla mandola della tradizione a loop e drum machine, core e fiati”. Dal piccolo borgo di un Calabria con qualche deviazione a Roma e on the road in tour, Bruno mischia lettura sociale e paesaggi immobili, personaggi di strada, il Messico del triangolo amoroso fra Frida Kalho, Chavela Vargas e Diego Rivera, “La vita liquida” di Zygmunt Bauman, il cinema e le serie tv come “Fargo”, la denuncia civile di “L’uomo nero”, “Don Abbondio”, “Lamezia MiIano”, “Sabato bestiale”. Un altro modo di scrivere di paura e amore. Un bel linguaggio, con più chiavi di lettura, “anche se ho fatto il liceo scientifico e dopo economia”. Il lavoro lo porta spesso a Nord, “Milano la vivo bene. La trovo positiva, stimolante, con una varietà sorprendente di tipi umani. In realtà ne conosco solo una parte: il centro fino alle circonvallazioni, la Darsena e i Navigli, la nuova Milano da bere. Mi siedo fuori a un tavolino, guardo il passaggio da uomo del Sud e commento con diffidenza. Racconto lo spaesamento della generazione di mezzo, l’incontro dialettico fra la Calabria ancestrale dei nonni e il mondo contemporaneo, quel che c’è fuori casa ma restando a casa”. Il 30 gennaio parte il tour negli atenei per “All’università tutto bene”, da Siena a Padova, “perché il confronto con gli studenti è più tosto, reale e vero”. ll 24 febbraio debutta il tour.