
Gianni Rivera
Milano, 19 gennaio 2016 - "Da Alessandria arriva un bel segnale per il calcio italiano. Il fatto che una squadra di Lega Pro sia arrivata fin qui è bel messaggio": parole di Gianni Rivera, l'uomo che più di altri simboleggia Alessandria-Milan, la partita di semifinale di Coppa Italia. Rivera nacque calcisticamente tra i 'grigi' diventando con la maglia del Milan uno dei simboli del calcio italiano, Rivera è "felicemente sorpreso" che siano le sue due ex squadre a giocarsi l'ingresso in finale di Coppa Italia. "Dai settori giovanili possono uscire validi giocatori. Il calcio italiano è sempre stato ai massimi livelli, ma da qualche tempo ci sono troppi stranieri. Si dovrebbe e potrebbe cambiare". Secondo Rivera, Alessandria-Milan "è una bella gara, imprevedibile come sa esserlo il calcio. Sarò allo stadio. Ho avuto il privilegio di indossare entrambe le maglie. Vada come vada, di certo in questa partita si sente il profumo della finale...". Fin qui il Milan ha avuto un calendario tutt'altro che impossibile. Dopo aver eliminato ai supplementari in casa (e a fatica) il Crotone i rossoneri hanno superato il Carpi. La semifinale sarà andata e ritorno: il 26 gennaio in Piemonte, l'1 marzo a San Siro. A disputarsi l'accesso all'altra semifinale ci sono altre quattro contendenti: Lazio-Juventus e Napoli-Inter.
"Ho partecipato quasi direttamente alla partita, e ho provato gioia vedendo l'Alessandria tornare ai livelli di qualche anno fa. È una grande notizia per tutti, per i giocatori e l'ambiente", ha detto Gianni Rivera dopo la partita Alessandria-Spezia. "Io dovrei essere neutrale - dice Rivera - però un pò di attenzione per l' Alessandria ce l'avrò, anche perchè è una squadra ancora lontana dalla Serie A e se dovesse fare un balzo sarebbe un fatto eccezionale. Ecco - conclude con una battuta - se il Milan arrivasse al terzo posto in campionato, forse potremmo fare uno scambio con l'Alessandria", per vederle entrambe in Europa.