Arriva Buran: cos'è e come si forma il vento siberiano

Previste temperature polari nei prossimi giorni

Burian, il grafico di 3bmeteo

Burian, il grafico di 3bmeteo

Milano, 9 febbraio 2021 -  Ultimi giorni di clima mite. Poi sono previste temperature polari in tutta Italia, con l'arrivo del Buran o Burian, l'anticiclone termico russo che si forma nel periodo tardo autunnale e invernale e spira da nord/nordest e dalla Siberia. Burian, come viene chiamato in Italia, può raggiungere il nostro Paese portando bufere di neve e temperature molto basse. Solitamente queste masse d’aria gelida non raggiungono il nostro Paese ma, secondo le previsioni meteo, quest’anno sarà diverso. La speranza è che i meteorologi si sbaglino. Anche se in molti, ritengono che Burian accompagnerà San Valentino. E allora prepariamoci alle nevicate anche a bassa quota.

Cos'è il Buran e come nasce

Il Buran, come viene chiamato in russo (буран, burán), è un vento di aria gelida. Il nome significa appunto vento molto forte, può arrivare a soffiare fino a 70 chilometri orari e far abbassare le temperature anche di 10 gradi.  Arriva dal Nord Est della Siberia e dalle zone kazake, per poi attraversare le pianure sarmatiche e, molto raramente, raggiungere l’Europa centrale e quella meridionale. E' causato da una depressione che sconvolge le condizioni anticicloniche tipiche della zona. Spesso è accompagnato da bufere di neve congelata che provocano il cosiddetto "blizzard", ovvero una condizione di scarsa o assente visibilità, causata dai fiocchi di neve che, dopo essere caduti a terra, vengono sollevati di nuovo e si mescolano alla neve che scende.

Perché è così freddo?

Il Buran è particolarmente freddo perché arriva da un'area in cui c'è il cosiddetto ''freddo pellicolare'', cioè è freddissimo e vicino al suolo (a circa 1.000-2.000 metri) e può portare le temperature anche a 60 gradi sotto zero.

Il Burian in Italia

Buran tocca spesso l'Asia, di là dagli Urali, fino allo Xinjiang. Solo raramente raggiunge latitudini più basse e arriva fino in Italia seguendo traiettorie orientali, aggirando la catena alpina senza trasformarsi in Favonio o Fohn (un vento caldo e secco che può presentarsi, in differenti configurazioni bariche, su entrambi i lati della catena alpina e di quella appenninica). L'Anticiclone russo ha occasionalmente portato la corrente in Europa e anche in Italia. Nel '900 il Buran ha colpito l'Italia ad intervalli di quasi 10 anni di distanza, mentre negli ultimi quarant'anni il vento gelido dalla Siberia si è fatto sentire almeno quattro volte: nel 1985, nel 1991, nel 1996 e l'ultima nel 2012.