Joe Bastianich e un gruppo di ragazzi che suonavano insieme: la storia di Mirai Bay

La "baia del futuro", è nata da giovani bergamaschi e bresciani: Gabriele Tirelli, Alessandro Via, Lorenzo Ferrari e Marco Brignoli. Ha sede a Milano e New York e offre soluzioni per il web alle aziende. Anche di Joe

Gabriele Tirelli, Alessandro Via, Joe Bastianich, Lorenzo Ferrari e Marco Brignoli

Gabriele Tirelli, Alessandro Via, Joe Bastianich, Lorenzo Ferrari e Marco Brignoli

Che ci fa Joe Bastianich in mezzo a un gruppo di giovanissimi imprenditori lombardi uniti dalla passione per la musica e dal sogno di creare una start up di successo sul web? La risposta è nella storia, da poco iniziata, di Mirai Bay (dal giapponese mirai, futuro, e da bay, baia in inglese) un digital partner nato nel 2018 e già in grado di vantare numeri considerevoli e clienti prestigiosi. La ‘baia del futuro’ è stata fondata esattamente 5 anni fa da un gruppo di amici di età che varia dai 25 ai 40 anni, tutti originari di piccoli paesi delle province di Bergamo e Brescia.

Lorenzo, Gabriele, Marco e Alessandro suonano insieme in varie band locali e intanto pensano a ‘cosa fare da grandi’, inevitabilmente risucchiati nel mondo di Internet. La loro grande occasione arriva quando partecipano a un festival musicale a Cividale del Friuli. Qui Joe Bastianich ha la sua affermata azienda vinicola: è proprio lui, l’imprenditore diventato anche volto Tv, a organizzare l’evento musicale. I ragazzi, che hanno iniziato a lavorare già come liberi professionisti e sviluppatori di piattaforme digitali, legano con Joe lo inducono a partecipare all’avventura di Mirai Bay.

Oggi, ai 5 soci iniziali, incluso Bastianich, si è aggiunto un sesto manager più tecnico, Vito Fasano. "È il nerd del gruppo - dice Lorenzo Ferrari, 33 anni, fondatore e amministratore delegato della società - e ora ne è direttore operativo". "Mirai è una srl attiva sostanzialmente in tre campi - spiega Ferrari -: nel fornire ai clienti un team per il digital marketing, nello sviluppo di siti web e nel web design, per il quale è stato creato un reparto creativo". Nell’azienda lavorano 25 persone concentrate nella sede di Milano e in un ufficio a New York, nato per supportare i ristoranti di Bastianich.

Per l’e-commerce i contatti sono tutto, e gli ex ‘ragazzi di provincia’ indicano in 12 milioni i contatti generati in 5 anni di attività; 262 sono i progetti eseguiti, 211 milioni e passa di euro il fatturato generato e 5 milioni di euro il budget gestito direttamente da Mirai, che a sua volta realizza un fatturato oscillante tra uno e due milioni l’anno. "Siamo un gruppo giovanissimo, 28 anni è l’età media in azienda - spiega ancora il Ceo Ferrari - lavoriamo con la massima libertà, con criteri di team innovativi: smart working, ma anche vacanze di lavoro l’estate in Puglia, o aperitivi aziendali ogni mese".

Anche le formule di partnership sono inconsuete: chi lavora in Mirai e ha un progetto di start up diversa può controllarne la fattibilità e la risposta di mercato, e poi eventualmente realizzarlo: "Sono già una decina le nostre partecipate in questo modo". sottolinea l’ad. Alla base del core business c’è il portafoglio dei clienti consolidati: oltre a Bastianich, che ha usato la società per la sua cantina e i ristoranti americani, ci sono reti del food come ‘All’antico vinaio’, catena fiorentina di street-food in rapidissima espansione; Nordica Extraflame, un gruppo primario nel sertore del riscaldamento domestico, Amedei, noto brand del cioccolato di alta qualità, e ‘Casa Italia’, piattaforma dell’e-commerce.