Capodanno con Madame in piazza a Mantova. “L’amore è la più bella delle bugie”

Ingresso gratuito e spazio per 9.122 persone. Dj set a fine concerto. Ma le polemiche non mancano e ad accenderle è l’opposizione per i testi allusivi all’eros Lgbtq e dintorni

Madame

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Mantova – Dopo il settimo posto a Sanremo de “Il bene nel male” e l’uscita del secondo album “L’amore”, il tour di Francesca Calearo, nome all’anagrafe di Madame, l’eroina di “Sciccherie”, è passato dai teatri ai luoghi d’arte, ai palasport (uno solo, il più importante, il Forum). E ora cala il sipario sul suo anno magico nella splendida location di piazza Sordello, cuore elegante di Mantova. Spazio per 9.122 persone. Non paganti. È la capienza massima stabilita dopo il Comitato provinciale Ordine e Sicurezza.

Un Capodanno con il count-down sotto le stelle. "Quanti di voi hanno meno di 18 anni questa sera? Quanti sono minorenni? Non avete ancora capito in che casino vi siete messi...", racconta lei di solito in scena per creare un ponte generazionale con quelli che ha davanti. Con lei la band di amici che l’accompagna dagli albori: Dalila Murano alla batteria, Emanuele Nazzaro al basso, Carmelo “Karme” Caruso alle tastiere, Enrico “Estremo” Botta alla consolle. Quella di Madame è una continua sfida all’ascoltatore che tocca spesso ferite aperte come amori tossici o violenze domestiche. Impossibile restare indifferenti.

"Per quanto l’amore possa o non possa esistere è la più bella delle bugie, il più studiato degli inganni, il più persuasivo dei discorsi" canta in “Per il tuo bene”. E ancora: "L’amore è la forza, il fuoco, la linfa vitale che muove alla base le decisioni degli uomini, conoscere il sogno proibito di un uomo mi esalta, vorrei essere la luce che illumina l’oscurità di chi non ha avuto il coraggio o la curiosità di farlo". Una frase che vale una filosofia di vita. Lontana dai parametri classici e dalle retoriche. "Ci sono volte in cui vesto più da uomo, altre in cui vesto più da donna, a volte in cui mi piace essere ‘sciccosa’, altre in cui mi piace avere un mood più da ‘fattona’, ma dipende da molteplici fattori. Mi piace sia l’eleganza maschile che quella femminile e le adotto perché entrambe si sposano bene col mio personaggio".

Un personaggio coraggioso e quindi divisivo, Madame. E non potevano mancare le polemiche. Ha dato fuoco alle polveri (non quelle dei tradizionali fuochi artificiali, bensì delle più prosaiche polemiche) l’opposizione in Consiglio comunale, inaugurando dai canali social una discussione di opportunità. In sintesi, può un’amministrazione spendere 250mila euro per il concerto di una cantante dai testi non proprio acqua e sapone?

Segue ovviamente l’accusa enumerando passaggi allusivi all’eros Lgbtq e dintorni. Il risultato? Una sequela di accuse al sindaco. Non mancano ovviamente le contro-accuse: ogni protesta, dicono i “pro Madame“, nasce solo da una prevenzione politica preconcetta. E comunque, dicono, al veglione di piazza ci andranno solo i giovanissimi. E allora: ben venga Madame.