Yana Malayko, la sorella del killer: "Un sollievo aver trovato il corpo, le volevamo bene"

Cerimonia a Castiglione con il padre della ragazza uccisa dall’ex fidanzato. I funerali si terranno a Romano di Lombardia, nella Bergamasca

La vittima Yana Malayko

La vittima Yana Malayko

Castiglione delle Stiviere (Mantova) 4 febbraio 2023 - Oggi sarà il giorno di una nuova ricerca della verità, ma anche il giorno della solidarietà, della vicinanza, della commozione per Yana Malayko. Il momento della pietà. «È stato un sollievo averla ritrovata. A Yana abbiamo voluto molto bene. Adesso chiediamo silenzio e rispetto». È lo stato d’animo, raccolto da chi è loro vicino, di Ana e Cristina, rispettivamente madre e sorella di Dumitru Stratan, il moldavo 33enne in carcere accusato dell’omicidio premeditato dell’ex fidanzata Yana e dell’occultamento del suo cadavere.

Oleksandr Malayko, il padre di Yana, adesso può cedere al pianto. La solidarietà, l’aiuto ricevuto nei terribili giorni trascorsi in cerca della figlia, lo hanno toccato nel profondo. «Voglio ringraziare tutti, li voglio ringraziare uno a uno, quelli che hanno partecipato alle ricerche, quelli che mi hanno sostenuto. Io per loro ci sarò sempre, potranno contare sempre su di me». Un gruppo di volontari ha raccolto il suo desiderio e organizzato un incontro per le otto di questa sera nella Sala Polivalente “Giovanni Paolo II” di Castiglione delle Stiviere. Secondo l’uso ucraino, a tre giorni dalla morte, verranno portati pane, vino, dolci. Oleksandr ha deciso per la figlia un funerale cattolico a Romano di Lombardia, preceduti da una giornata di veglia. Questo come segno di rispetto per la nazione che aveva accolto Yana e per la cittadina della Bergamasca dove era vissuta dai quindici anni con i nonni paterni, prima di trasferirsi a Castiglione delle Stiviere, nel 2020.

Sempre per volontà del padre, a Castiglione verrà allestita per due giorni la camera ardente. Ha voluto esserci Andrei. Essere presente in quello stradello, nel territorio di Lonato del Garda, dove per tredici giorni una catasta di legna ha nascosto il corpo di Yana. Sul volto pulito di un ragazzo di ventotto anni dolore, sgomento, rabbia. Andrei conosceva Yana da un anno, si frequentavano da qualche settimana, stava nascendo una intesa. «In questi giorni - dice Andrei - non c’è nessuno stato d’animo. Non c’è niente che possa esprimere quello che provo. C’è sempre il pensiero di Yana. Ma ho voluto essere qui per renderle omaggio e per chiedere giustizia. Spero che chi l’ha uccisa paghi fino all’ultimo giorno. Ogni sera c’è il solito pensiero, quello di non essere riuscito a proteggerla, di non avere capito che era una trappola».

In mattinata, all’ospedale “Carlo Poma” di Mantova, Giovanna Del Balzo, anatomopatologa dell’Istituto di medicina legale di Verona, nominata dalla Procura, eseguirà l’autopsia della 23enne ucraina. I difensori di Stratan, l’avvocato mantovano Andrea Pongiluppi e l’avvocato Domenico Grande Aracri, di Cutro, hanno designato Darica Soprani, medico legale di Parma. Oleksandr Stratan è rappresentato dall’avvocato Angiolino Murtas. Martedì il Ris di Parma sarà a Castiglione, nell’appartamento dove Yana Malayko ha vissuto le sue ultime ore