
Cremona, al conducente settantaduenne due anni e sei mesi. La vittima, il trentenne Luca Lombardo, finì sull’asfalto dopo una lite. .
Giovanni Carrera, 72 anni, tassista di lungo corso, ieri mattina è stato condannato a due e mezzo di carcere, per sequestro di persona e lesioni colpose gravissime, e a risarcire di 7mila euro Luca Lombardo, 30 anni, gettato fuori dal taxi in corsa la notte di Natale del 2021. Questa la sentenza emessa dal tribunale di Cremona, che non ha accolto le richieste del pm Silvia Manfredi per una condanna più severa di tre anni e mezzo. Ieri mattina in aula ha parlato il tassista: ha ribadito di non aver mai gettato fuori dall’auto Lombardo. "Sono felice perché il giudice mi ha creduto: io dal taxi non mi sono buttato", ha detto invece la vittima.
Quella notte Luca Lombardo e altre due ragazze avevano preso il taxi di Carrera per farsi portare dal ristorante La Chiave di Bacco al B&B di via Mantova. Una volta arrivati, il tassista aveva chiesto 20 euro per la corsa. Lombardo aveva fatto presente che avrebbe pagato con il bancomat, ma Carrera aveva opposto un rifiuto. A quel punto, Lombardo aveva detto di avere solo 10 euro in moneta e Carrera era andato su tutte furie, aveva scaricato le due ragazze, poi era ripartito con dentro Lombardo e a un certo punto lo aveva gettato dal taxi in corsa. Nel tragico volo il trentenne si era procurato lesioni molto gravi e, quando era stato in grado di raccontare che cosa gli fosse successo, Giovanni Carrera era stato arrestato. Era il mese di febbraio di due anni fa. Poi era stato istruito il processo. A sfavore dell’imputato, aveva giocato un’intercettazione telefonica nella quale Carrera si diceva rinfrancato perché il pm gli aveva riferito che Lombardo, dopo l’incidente, non fosse in grado di ricordare con lucidità che cosa fosse successo.
Invece, la vittima aveva poi rilasciato la testimonianza che aveva portato in carcere Carrera. Il tassista ieri in aula ha riferito di non essere una persona violenta e che in tanti anni di carriera non aveva mai avuto problemi. Sulle sue spalle gravavano, invece, precedenti di polizia per lesioni, ingiurie, minacce e liti con i colleghi. Entro sessanta giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza. Certo il ricorso in appello.