Sabbioneta, all’asta i cimeli dei Gonzaga

Pignorati alla fondazione per pagare il tfr a una dipendente. Ma la Soprintendenza: restino qui

Il decreto manoscritto con il sigillo della duchessa Isabella Gonzaga

Il decreto manoscritto con il sigillo della duchessa Isabella Gonzaga

Sabbioneta (Mantova), 8 febbraio 2019 - Un frammento importante del patrimonio culturale mantovano (ma anche lombardo e nazionale), è stato messo al sicuro - almeno per ora – dopo aver rischiato di essere disperso in una vendita all'asta, un incanto deciso per pagare il Tfr a una creditrice della fondazione proprietaria dell'antico lascito.

Tutto accade a Sabbioneta, comune che è patrimonio dell'Unesco, concepita come 'città ideale' dal duca Vespasiano Gongaza, che la disegnò e la eresse in pieno Rinascimento. Proprio alla figlia del duca, Isabella Gonzaga, appartiene l'oggetto più prezioso tra quelli finiti in vendita, un decreto manoscritto con il sigillo della duchessa. E' dell'erede di Vespasiano, come scrive la Soprintendenza ai beni archeologici, belle arti e paesaggio delle province di Cremona, Lodi e Mantova. I suoi esperti ritengono il decreto e altri beni del patrimonio dei Gonzaga   La proposta, rivolta al segretario regionale della Sovrintendenza regionale lombarda si è trasformata in decreto il 16 novembre dell'anno scorso e il provvedimento è entrato in funzione qualche giorno fa.

Ma cosa comprta esattamente la dichiarazione di 'beni culturali e del paesaggio', ottenuta dal decreto di Isabella e dagli altri assett patrimoniali della sua famiglia? L'assoggettamento alla protezione dello Stato comporta che quei beni non potranno lasciare il territorio di Sabbioneta né venire smembrati, nel senso di portati uno qui e uno lì dagli eventuali acquirenti.  Ed è difficile che un compratore si faccia avanti con queste condizioni. Inoltre la nuova classificazione concede un diritto di prelazione a Comune, Provincia, Regione o allo Stato, che hanno 30 giorni dopo l'assegnazione per esercitarlo e subentrare a un eventuale acquirente privato, rimborsandolo ovviamente. Inoltre per ogni asta andata deserta è previsto uno sconto del 20% della base, fissato in 40mila euro (che diventano 50mila con le tasse).

Appunto su questo conta il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi. Quindi l'amministrazione, come ha annunciato il sindaco ieri in Consiglio comunale, attenderà i ribassi (ne sono previsti tre, uno è già scattato nel primo incanto a fine gennaio) e poi probabilmente giocherà le sue carte: