Omicidio di Yana, il cane Bulka torna in famiglia: fu lo stratagemma dell’assassino

Yana Malaiko è stata uccisa dal suo ex fidanzato il 20 gennaio: lui l’aveva attirata dicendo l’animale stava male

Oleksandr, il padre di Yana, è il primo a sinistra

Oleksandr, il padre di Yana, è il primo a sinistra.

Per Oleksandr Malaiko è stato come vedersi restituire qualcosa della figlia che gli è stata strappata la notte del 20 gennaio. Questa mattina, a Castiglione delle Stiviere, al padre di Yana è stato consegnato Bulka, il cagnolino tanto amato dalla figlia.

Erano con Oleksandr alcuni volontari di Castiglione delle Stiviere, che non hanno mai smesso di essergli vicini: Andrei, il giovane che Yana frequentava da qualche settimana, l'avvocato Tommaso Scudella, castiglionese, legale di un'associazione che sta nascendo, Y.A.N.A. (You Are not Alone), affiancando l'avvocato Angelo Lino Murtas, legale della famiglia Malaiko, l'avvocato Ferdinando Mauro, milanese, esperto di diritto di famiglia.

Bulka era stato usato come stratagemma usato da Dumitru Stratan, l'ex fidanzato moldavo di Yana, per attirarla in un agguato la 23enne ucraina. Stratan, moldavo, 34 anni compiuti oggi, è in carcere a Mantova, accusato dell'omicidio volontario premeditato di Yana e occultamento di cadavere.

Yana aveva trascorso la serata del 19 gennaio in compagnia di Andrei, prima a cena in un ristorante di Lonato del Garda e poi nell'abitazione del ragazzo, a Medole. A partire da mezzanotte e mezza erano arrivati sul suo cellulare una mezza dozzina di chiamate di Stratan e numerosi sms. L'argomento era sempre lo stesso: Dumitru aveva con sé Bulka, il cagnolino di Yana, la bestiola non stava bene e per questo voleva riconsegnarlo alla ragazza.

Oleksandr, il padre di Yana, è il primo a sinistra
Oleksandr, il padre di Yana, è il primo a sinistra

All'inizio diffidente, Yana aveva finito per acconsentire. Verso la 1.30, dopo che Andrei l'aveva accompagnata, era rientrata nell'appartamento in un condominio in piazzale della Resistenza, a Castiglione delle Stiviere. Dopo la fine del legame sentimentale, la giovane ucraina era ospite di Cristina, la sorella di Dumitru, proprietaria del bar dove lavorava come cameriera. Si era subito accorta che era accaduto qualcosa di anomalo: la telecamera all'ingresso era stata spenta e scollegata dall'alimentatore. Aveva telefonato a Dumitru per avvertirlo di essere rincasata.

Rimaneva in contatto con Andrei via Whatsapp. Stratan era arrivato fra le 2 e le 2.10'. Appena entrato, si era messo alla ricerca di Andrei pensando di trovarlo nell'appartamento. Yana si era subito resa conto che la malattia del cagnolino era una menzogna. "Bulka sta bene" aveva comunicato ad Andrei alle 2.26. Alle 2.31 l'ultimo messaggio: "Scusami ancora di oggi". Bulka era rimasto nella disponibilità di Cristina Stratan e di amici.