Giornate Fai d'Autunno 2021 a Mantova: ecco i luoghi aperti il 16 e 17 ottobre

Ecco i 7 luoghi da non perdere

Un'opera di Giuseppe Gorni (Foto Facebook Delegazione Fai Mantova)

Un'opera di Giuseppe Gorni (Foto Facebook Delegazione Fai Mantova)

Mantova - Alla scoperta dei tesori della Lombardia “nascosta” con le Giornate Fai d’Autunno 2021. Le bellezze poco conosciute e inaccessibili della nostra regione protagoniste nel weekend del 16 e 17 ottobre. Tanti gli itinerari proposti per scoprire i luoghi poco valorizzati da poter ammirare con occhi diversi e prospettive insolite. A Mantova e provincia ci sono 7 posti da non perdere.

Antica Edicola dei Giornali

Piazza Canossa, Mantova. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 18.30, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. 

L'Antica Edicola dei Giornali, bene FAI dal 1992, si trova nella più scenografica piazza di Mantova: Piazza Canossa, dominata dalla imponente mole dell'omonimo palazzo realizzato nella seconda metà del XVII secolo dal marchese Orazio Canossa. Originariamente l'Edicola era collocata in un'altra centralissima piazza della città, Piazza Mantegna, proprio di fronte alla Basilica di Sant'Andrea. Fu spostata qui nel 1925. La visita a questo piccolo bene, viste le sue ridotte dimensioni, è dall'esterno. I volontari Fai raccontano la storia di questo gioiello architettonico situato nel centro di Mantova, perfettamente incastonato tra le architetture di piazza Canossa, della quale costituisce ormai da quasi un secolo uno degli elementi maggiormente caratterizzanti.

Giardino di Casa Nodari, ora Lusetti Knerich

Vicolo dell'Orco, Castiglione delle Stiviere. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 18, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18. 

La Casa si colloca nel centro urbano del paese, a pochi passi dal Duomo e dal Palazzo di Città, sede del potere civile. La via su cui si affaccia, ossia via Marconi, sin dai tempi più antichi era considerata zona residenziale per le famiglie vicine alla corte dei Gonzaga. Era ed è anche attualmente un'area prestigiosa, grazie alla posizione strategica ma anche privilegiata, in quanto situata sopra un colle che degrada dolcemente verso aree verdi e verso il parco centrale del paese. Edificata nella seconda metà dell''800 su un preesistente edificio, vi abitò Giuseppe Nodari, garibaldino dei Mille, singolare tempra di medico, di patriota e di artista. Durante le giornate FAI d'autunno scopriremo lo splendido giardino di questo bellissimo Palazzo, il cui ingresso si trova sul retro della proprietà in Via dell'Orco. Dopo un breve excursus sulla storia del rapporto uomo/natura e su come il giardino si sia evoluto nel tempo, visiteremo e vivremo questo bellissimo giardino romantico. Giardino suggestivo nel reale senso del termine, creato per suggerire emozioni più che mostrare nettamente. Rappresenta l'equivalente ambientale della poesia e della pittura romantica; ricco di spazi racchiusi e ombrosi, più che di spazi aperti luminosi e lineari, è dedicato a suggerire alla fantasia e alla sensualità. E' quindi una sequenza di luoghi intimi tra alberi, cespugli e fiori che apparentemente sono fatti crescere in modo naturale, ma che si avvalgono anche di altri tipi di arredi opportunamente distribuiti, come pergole, vasi, statue, scalinate, sedili appartati, creando un complesso ambientale di fatto parecchio modificato e ben poco naturale, allo scopo appunto di suggerire sentimenti e sensazioni.

Giuseppe Gorni tra architetture e graffiti

Via Europa, Nuvolato di Quistello. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 18, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18. 

Il Museo Diffuso Gorni si sviluppa lungo le vie del centro della piccola frazione di Nuvolato di Quistello, nella provincia di Mantova, luogo natale dell'artista Giuseppe Gorni. Un percorso di interesse artistico-architettonico che vede protagoniste le costruzioni realizzate da Giuseppe Gorni tra il 1925 e il 1936. L'itinerario offre al visitatore l'occasione di avvicinare una notevole concentrazione di opere parietali e di architettura che Gorni realizzò nel corso della sua vita. A Nuvolato di Quistello, un percorso che va alla scoperta delle realizzazioni di Giuseppe Gorni, dalle quali è possibile riscontrare che gli interessi architettonici non sono tanto rivolti a come trattare i volumi, quanto piuttosto alla composizione delle superfici. Gli elementi decorativi che introduce non servono infatti per aumentare la monumentalità dell'edificio, quanto a dimostrare l'idea di una superficie che funziona in modo diverso. Le soluzioni che propone ed adotta dimostrano che la simmetria degli elementi compositivi è volutamente frantumata.

L'anima del paese: la chiesa di San Fiorentino e il cimitero

Via Europa, 62, Nuvolato di Quistello. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 18, domenica 17 ottobre dalle 10.30 alle 18.

Al centro del paese di Nuvolato di Quistello (via Europa 62) è situata la chiesa di San Fiorentino Martire, di fondazione medievale e modificata più volte nel corso del tempo. Si tratta di un edificio di enorme interesse sia sul piano piano artistico-architettonico, sia su quello storico-religioso. A poca distanza da essa si trova il cimitero all'interno del quale è possibile scoprire sculture funerarie di Giuseppe Gorni.

Museo Gorni tra grafiche e sculture

Via Europa 58, Nuvolato di Quistello. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 19, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 19. 

Sia nella scultura che nella grafica la tematica centrale della produzione artistica di Giuseppe Gorni è la quotidianità della Pianura Padana. Grandi protagonisti delle sue opere sono infatti i contadini, intenti a svolgere le azioni quotidiane. Nell'ambito della grafica, il Museo Gorni di Nuvolato di Quistello (via Europa 58) permette di vedere l'evoluzione dello stile di Gorni e il suo studio degli spazi, in perenne oscillazione tra il vuoto e il pieno. Nel primo periodo della sua produzione grafica l'artista mantovano fu influenzato nei soggetti e nelle tematiche dalla Prima Guerra Mondiale, data la sua partecipazione e la prigionia a Haymasker, ed è possibile individuare come modelli De Chirico e Carrà.

Palazzo Beschi, ora Costanza-Fattori

Via Guglielmo Marconi, 28, Castiglione delle Stiviere. Visite: sabato 16 ottobre dalle 14.30 alle 18, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18. 

Palazzo Costanza Fattori si colloca nel centro urbano del paese, a pochi passi dal Duomo e dal Palazzo di Città, sede del potere civile. La via su cui si affaccia, ossia via Marconi, sin dai tempi più antichi era considerata zona residenziale per le famiglie vicine alla corte dei Gonzaga. Era ed è anche attualmente un'area prestigiosa, grazie alla posizione strategica ma anche privilegiata, in quanto situata sopra un colle che degrada dolcemente verso aree verdi e verso il parco centrale del paese. In occasione delle Giornate Fai d'Autunno 2021 a Castiglione delle Stiviere (via Marconi 28) si può visitare questo elegante palazzo della prima metà dell'Ottocento, opera del famoso architetto Rodolfo Vantini. È un'apertura eccezionale in quanto il Palazzo è proprietà privata e non aperto al pubblico. Durante la visita guidata, i visitatori sono inoltre coinvolti in rappresentazioni teatrali per poter vivere al meglio lo spirito del tempo e del palazzo.

Vitis Labrusca -Cantina Sociale di Quistello

Via Roma, 46 Quistello. Visite: sabato 16 ottobre dalle 15 alle 18, domenica 17 ottobre dalle 10 alle 18. 

La Cantina Sociale di Quistello è stata costituita nel 1928 da un gruppo di viticoltori locali che fino ad allora vendeva le uve tali e quali, per raggiungere l'obiettivo comune della trasformazione in vino. Il Lambrusco Mantovano, un vino antico, che mette le sue radici nel territorio dell'Oltrepò Mantovano in tempi lontani. Conosciuto da Etruschi e Romani, giunge fino a noi grazie al lavoro dei monaci benedettini dell'abbazia del Polirone di San Benedetto Po. Oggi il complesso si compone di diversi locali adibiti alle varie fasi produttive delle attività vinicole. È un percorso che inebria con il profumo dell'uva la visita alla cantina sociale di Nuvolato di Quistello (via Roma 46). Qui la temperatura e il tempo lavorano insieme per creare quel vino dal colore intenso e dal gusto deciso. Il protagonista del percorso è il processo di produzione di uno dei prodotti tipici del basso mantovano, raccontato sapientemente da chi ogni giorno se ne prende cura. Sono passati quasi cento anni da quando un gruppo di viticoltori lungimiranti la costituì, ma la sua storia risale a molto tempo prima. Al termine della visita, possibilità di degustazione di vini e prodotti tipici al costo di 10 euro.