REDAZIONE MANTOVA

Coronavirus, divieti non rispettati: affollato il centro di Mantova

Intanto, l'azienda ospedaliera Carlo Poma da un paio di settimane è sotto pressione, i contagi continuano ad aumentare, così come i morti

L'ospedale Carlo Poma di Mantova

Mantova, 9 marzo 2020 - Disatteso l’appello a limitare le uscite e i contatti, in base al decreto ministeriale: la gente riempie il centro a Mantova. L'azienda ospedaliera Carlo Poma da un paio di settimane è sotto pressione, i contagi continuano ad aumentare (siamo già oltre i 61), così come i morti (tre, di cui uno deceduto oggi).  Eppure, in città, la gente passeggia come se niente fosse, i bar sono frequentati così come i supermercati, mentre sulle strade, almeno fino alla tarda mattinata, non si vedevano pattuglie delle forze dell'ordine per far rispettare il decreto. Appaiono ancora pochi quelli che, volontariamente, si attengono alle disposizioni governative e si astengono dal frequentare luoghi affollati. Pochi i negozi del centro che stanno delimitando l'area di accesso per evitare assembramenti, anche se nelle ultime ore gli esempi si moltiplicano.

La Prefettura ha convocato in videoconferenza tutte le forze dell'ordine per fare il punto della situazione e per concordare le misure di controllo sulle strade. Le prime pattuglie si sono viste in azione solo nel pomeriggio, ma più che altro con funzioni di moral suasion nei confronti degli automobilisti. L'Amministrazione provinciale ha fornito alla Polizia stradale gli itinerari di maggior flusso dalle otto province confinanti con quella di Mantova, la caratteristica di un territorio che si incunea in due regioni, il Veneto e l'Emilia, ed è l'ultima propaggine della Lombardia. Si è stabilito che le forze di Polizia effettuino posti di controllo dinamici soprattutto sulla rete autostradale, che per Mantova è soltanto l'Autobrennero, e ai caselli, senza trascurare la rete viaria ordinaria.