Burrai e il destino della B: "La fascia mi ha caricato"

Giocava nel Pordenone, che fallendo ha consentito la riammissione dei virgiliani. Il centrocampista è svincolato e il club decide di puntare su di lui: scelta ripagata.

Burrai e il destino della B: "La fascia mi ha caricato"

Burrai e il destino della B: "La fascia mi ha caricato"

"Abbiamo visto una parte del match tra Lumezzane e Padova mentre eravamo in viaggio verso Meda per la partita contro il Renate. Una volta arrivati in ritiro, io e Francesco Bombagi, mio compagno di stanza, abbiamo visto il resto della gara in camera e al fischio finale è scoppiata la gioia". Cronaca di una promozione in serie B conquistata sul divano, quella ottenuta dal Mantova dopo l’1-1 tra Lumezzane e Padova, un colpo di spugna alle residue speranze dei veneti di riagguantare la capolista biancorossa.

La voce narrante è quella del capitano dei biancorossi, Salvatore Burrai, che quell’esplosione di euforia collettiva l’ha voluto raccontare all’interno della 14esima puntata di Aperi C, la trasmissione su Lega Pro Official YouTube dedicata al Campionato di Serie C NOW. "Quella stessa sera, sentito il presidente, abbiamo deciso di tornare a Mantova a festeggiare". Il pullman riaccompagna la squadra in città, tanto la partita del giorno dopo con il Renate è derubricata a semplice passerella. "Quando siamo tornati, abbiamo trovato migliaia di tifosi nel parcheggio dello stadio pronti a festeggiarci fino a notte fonda: è stata un’emozione straordinaria". Dalla serie B Mantova e il suo club mancavano dalla stagione 2009-10, quando il campionato terminato con una retrocessione in Lega Pro. Da lì 14 anni di sofferenze continue, due fallimenti e addirittura una seconda retrocessione (la scorsa estate) tra i dilettanti con successiva e miracolosa riammissione alla luce del crac del Pordenone.

Il destino vuole che proprio il centrocampista sassarese Burrai fosse reduce da una stagione con il club friulano e che a causa del fallimento, si trovi svincolato. Piccoli, Botturi e DaPossanzini decidono di puntare su di lui. Una scelta ampiamente ripagata. "Mi sono sentito importante sin dal primo giorno. Presidente, direttore e allenatore, con la scelta di affidarmi la fascia di capitano, mi hanno trasmesso un entusiasmo incredibile".

"Ci renderemo conto pian piano di quello che abbiamo fatto insieme", spiega Burrai che confeziona parole di stima per il suo allenatore. "Col tecnico Possanzini ho un rapporto bellissimo, lo stimo molto. Ho trovato una bella persona, preparata, che riesce a trasmettere la propria idea di calcio con una facilità incredibile. Dalla prima telefonata si intuiva la voglia di stupire tutti e durante la stagione, con il suo carisma, ha saputo unirci sia in campo che fuori".