Italtergi passa di mano: acquisita da un fondo la maggioranza dell’azienda

Codogno, l’importante impresa cambia proprietà come annunciato in estate. Ma la famiglia Dadda mantiene quote minoritarie e avrà ruoli manageriali

La Italtergi di Codogno

La Italtergi di Codogno

Codogno (Lodi) – Le quote di maggioranza dell’azienda codognese Italtergi, uno dei gioielli industriali della città, principale progettista e produttore europeo di sistemi tergicristallo completi per veicoli, sono passate nelle mani del fondo Pm&Partners III, gestito da Pm&Partners sgr: il 70% del capitale della società di via Fusari dunque “trasloca“ dalla gestione famigliare dei fratelli Dadda, Cristiano, Adriana e Manolo, i quali mantengono però una quota di minoranza oltre ad un ruolo manageriale.

L’accordo vincolante di acquisizione era stato siglato in estate e la notizia era stata anticipata dal giornale online BeBeez: sempre secondo il sito, il fondo è pronto a mettere sul piatto un investimento quantificato tra i 50 e i 100 milioni. Vendere per crescere ancora, dunque, per lo stabilimento lodigiano. Infatti, Pm&Partners realizza investimenti su società italiane di media dimensione con un fatturato oscillante tra i 30 e i 300 milioni di euro con una strategia ben precisa: secondo quanto riportato dal sito dell’operatore, l’obiettivo è quello di creare valore in un arco temporale di medio periodo, portare a termine piani di sviluppo, consolidare il mercato o cercarne nuovi anche mediante acquisizioni.

E proprio Italtergi, come riporta BeBeez, ha un’ottima redditività, è in crescita (27 milioni di ricavi nel 2022 con un giro d’affari che, alla fine di quest’anno, si attesteranno sui 31 milioni) e sarebbero già stati individuati alcuni potenziali “add on“, acquisizioni, in Italia e all’estero. Il 75% delle vendite di Italtergi, nata nel 1991 e con un centinaio di addetti, ha come finalizzazione il mercato fuori dall’Italia. Il closing dell’intera operazione di vendita delle quote è già avvenuto.