Un anno di reclusione senza sospensione condizionale è la sentenza che ieri il Tribunale di Lodi ha emesso a carico di Gianfranco Bignamini, il sindacalista codognese, oggi segretario Fisi, che, quasi quattro anni fa, fu trascinato a giudizio dai dirigenti di Asst Lodi per alcuni volantini che, in maniera diffamatoria secondo l’accusa, criticavano aspramente la politica sanitaria territoriale in un periodo di tagli. Sul banco degli imputati un paio di ciclostilati, uno dei quali con l’immagine dei volti degli esponenti dei vertici dell’Asst accompagnati da frasi irriguardose. Si tratta di diritto di critica, seppur pesante, in un contesto di aspro scontro sindacale oppure sono offese che trascendono in diffamazione aggravata? Per il giudice, Bignamini è colpevole, ma ci sarà un altro round (probabile il ricorso in appello). Solo allora si vedrà l’esatto ammontare dell’eventuale pena. Bignamini era già stato condannato ad un anno senza condizionale alcuni mesi fa in seguito ad una querela presentata dalla Fondazione Opere Pie Riunite, sempre per questioni sindacali. "Non so nulla – ha dichiarato ieri a caldo Bignamini –. Anche se ho già altre tre condanne sempre per questioni legate all’attività sindacale". M.B.
CronacaVolantini contro Asst: il sindacalista Bignamini condannato a un anno