"Usare i colori e la creatività li ha stimolati"

Monica Giorgis, direttrice della Cooperativa Amicizia di Codogno, descrive il progetto “Non spegnere la luce sull’autismo”. Diciotto ragazzi seguiti dalla struttura, lavorando due volte a settimana, per un anno, con Chiara Cossu, educatrice e Alessia Di Nunzio, arteterapista, sono infatti diventati veri e propri artisti provetti. "Davanti al colore e al suggerimento di esprimere la loro creatività hanno dato il meglio di sé – spiega Giorgis –. Dopo la progettazione su fogli, sono stati presi 3 pannelli per 6,40 metri totali e ognuno, con i propri pennelli, ha per prima cosa contribuito a preparare lo sfondo colorato". Prima di iniziare sono stati scelti dei colori e il passo successivo è stato trovare un soggetto, sempre diverso, anche in natura, che potesse sottintendere il significato di ciò che si stava facendo e cioè lavorare sul concetto di integrazione e sulle diversità di ognuno che, se messe a disposizione degli altri, diventano potenzialità.

"È stato quindi convenuto di disegnare alberi, immagini sempre diverse ma che hanno comunanze – prosegue la direttrice –. E ogni ospite ha disegnato il proprio che, ovviamente, cambiava per forma, dimensione, angolatura e colore. Senza contare che da soli, i partecipanti, hanno trovato la modalità di lavorare insieme, sentendosi tutti alla pari, come quando hanno fatto teatro: chi era in carrozzina e non arrivava in alto, ha deciso di dedicarsi ad alcuni angoli bassi del capolavoro, gli altri alle parti alte, senza mai prevaricare". Ben compresa anche l’importanza di preparare un’opera da donare alla città per abbellire un muro comunale di via Oriana Fallaci. "Tanto che si è cimentata e messa un grembiule, togliendo per un po’ i suoi amati anelli e braccialetti, anche una signora che di solito odia sporcarsi" ha ribadito divertita e orgogliosa la direttrice. P.A.