Casaletto e Caselle Lurani, l’Unione del Grifone va in pezzi

Si erano “uniti civilmente” un anno e mezzo fa, ora vivono da separati in casa

La seduta del Consiglio del Grifone (Cavalleri)

La seduta del Consiglio del Grifone (Cavalleri)

Casaletto Lodigiano (Lodi), 11 marzo 2018 - Si erano “uniti civilmente” un anno e mezzo fa, ora vivono da separati in casa: uno vuole sciogliere il legame, l’altro chiedere i danni. In “causa” sono i Comuni di Casaletto e di Caselle Lurani: l’Unione Lodigiana del Grifone, che a giugno 2016 aveva sancito l’unificazione di tutti i servizi e del personale (5 dipendenti a Caselle, 9 a Casaletto) ha subìto una battuta d’arresto giovedì sera quando il consiglio di Casaletto, guidato dal sindaco Giorgio Marazzina, ha votato unilateralmente a favore (6 sì, 3 no) dello scioglimento dell’ente sovracomunale. Ieri mattina, però, il sindaco di Caselle Lurani e presidente dell’Unione, Davide Vighi, ha illustrato l’accaduto ai consiglieri del Grifone (4 per Casaletto e 6 per Caselle) a margine del consiglio già programmato, nella sala del Grifone a Casaletto, per l’approvazione di bilancio e documento unico di programmazione. I 3 consiglieri di maggioranza di Casaletto non hanno preso parte alla seduta.

"E' una proposta illegittima e immotivata - ha commentato Vighi -. La mia collaborazione con tutti i funzionari dell’Unione (scuola, cultura, polizia locale sono gestiti a Caselle, contabilità e ragioneria a Casaletto, ndr) è sempre stata massima. Francesco Mariani ha rassegnato le dimissioni da responsabile del gruppo unico di protezione civile per smorzare le tensioni, anche se per noi è una figura esemplare. C’è stata la mancata nomina della segretaria comunale di Casaletto anche per Caselle Lurani. Io poi ho espresso perplessità sulla idea di Marazzina di procedere a tappe forzate verso la fusione entro un anno, prima delle elezioni perché, a mio avviso, è un passo che va concertato coi cittadini. Ma le criticità non sono così rilevanti da giustificare una scelta unilaterale, fatta con superficialità, che comporta pesanti ricadute a carico delle due comunità. Adiremo le vie legali a tutela dell’Unione".

Sotto il profilo strettamente giuridico, Vighi ha rimarcato come "sia lo Statuto che le norme regionali sanciscono che la durata dell’unione è da ritenersi tendenzialmente a tempo indeterminato e comunque “di durata decennale”, sia in caso di scioglimento che di recesso; ciò per dare stabilità all’assetto del nuovo ente. Che senso ha fermare tutto dopo un tempo così ridicolo? Le comunità perderebbero i servizi associati e ci sono possibili danni erariali (per i fondi vincolati ottenuti dall’Unione per gestire bene e servizi, ndr) di cui gli amministratori portano la responsabilità. Ora convocherò il consiglio di Caselle Lurani; intanto l’Unione continuerà ad operare".

"Non sono contrario all’Unione, così come non sono contrario al matrimonio, ma esistono i divorzi - replica Marazzina -: con questa amministrazione di Caselle non c’erano più le condizioni per andare avanti. Il segretario comunale o il responsabile di protezione civile? Sono solo due aspetti. Sono venuti a mancare fiducia e rispetto".