Picchiato con tirapugni e scosse di taser: denunciati due ragazzi di Turano

L'agguato in stazione era un raid punitivo per una dose di droga non pagata

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Polizia in azione (foto di repertorio Attalmi)

Turano (Lodi), 16 novembre 2018 - Due giovani residenti a Turano, di cui uno minorenne, avevano pestato e rapinato lo scorso 13 ottobre nei pressi della stazione ferroviaria di Lodi un giovane marocchino, colpendolo con un tirapugni e con scosse di taser alla testa.

Botte pure al padre, intervenuto in soccorso del figlio, anche usando un bastone rubato ad un anziano di passaggio. Le due vittime erano finite al pronto soccorso, con prognosi di 7 e 10 giorni: il ragazzo aveva trascorso la notte sotto osservazione per le scosse elettriche ricevute al capo. I due aggressori invece si era dileguati. Ma la Squadra mobile di Lodi, guidata da Alessandro Battista, grazie alle dichiarazioni del giovane marocchino e alle immagini delle telecamere, è riuscita a risalire ad uno spacciatore di Turano, fratello del minorenne, cui lo straniero doveva ancora pagare una dose di stupefacente: il raid era stato una 'spedizione punitiva'. Nella perquisizione, mercoledì scorso, a Turano a casa dei due fratelli, con la collaborazione della Polizia locale, sono stati trovati il taser e gli abiti indossati durante la brutale aggressione, oltre a della marijuana.

Le indagini hanno portato quindi a identificare anche l'altro aggressore, sempre di Turano. Quest'ultimo, con dei precedenti sempre per aggressione, e il minorenne sono stati denunciati a piede libero per rapina aggravata in concorso e lesioni personali aggravate. Per il fratello, invece, l'accusa è di spaccio.