PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Comprano una Porsche senza pagarla: denunciati i truffatori del falso assegno circolare

La denuncia di un lodigiano, che aveva messo l’auto di lusso in vendita su internet, ha permesso di smascherate 4 uomini già autori dello stesso raggiro

La polizia di Stato di Lodi che ha indagato sull'accaduto

La polizia di Stato di Lodi che ha indagato sull'accaduto

Lodi, 28 settembre 2023 – Comprano una Porsche con un finto assegno circolare e si fanno intestare la vettura senza pagarla: identificati e denunciati.

La Polizia di stato di Lodi ha denunciato alla procura della Repubblica di Lodi quattro persone di età compresa tra i 34 e i 50 anni. Gli indagati sono accusati di essere responsabili di una truffa avvenuta ai danni di un lodigiano. L'uomo si è trovato nei guai dopo aver messo in vendita su internet la propria autovettura di lusso. Dopo essere stata contattato telefonicamente da uno dei presunti autori del reato, il proprietario del veicolo si è accordato sul prezzo, stabilendo che il pagamento avvenisse con un assegno circolare non trasferibile. Poi è stato organizzato un appuntamento, vicino ad un'agenzia pratiche auto di Lodi, dove le parti hanno effettuato il passaggio di proprietà del mezzo e scambiato l'assegno circolare della Porche. 

La vittima, solo due giorni dopo aver depositato l’assegno in banca, ha però capito di essere stata raggirata. Infatti l’assegno era falso e l’acquirente era diventato irraggiungibile. A questo punto il lodigiano ha chiesto aiuto in Questura.  Le successive indagini della Squadra Mobile hanno permesso l’individuazione di un commerciante di veicoli al quale era stata proposta la vendita della Porsche in questione. Ma quest'ultimo, intuendo che ci fosse qualcosa che non andava, dato che il prezzo dell'auto era troppo vantaggioso per lui, si era rifiutato di concludere l’affare.
È stato quindi ricostruito  il tragitto della lussuosa vettura verso Saronno (Varese), dove il bene era stato nascosto per qualche giorno in un autosilo, per poi essere spostato verso il confine ed infine venduto all’estero dopo pochi giorni. Sono quindi state identificate e denunciate alla Procura della Repubblica di Lodi quattro persone, tutte con numerosi precedenti di polizia per reati specifici. È quindi emerso anche che con lo stesso assegno clonato, erano andate a segno truffe identiche, in altre località italiane. In tutti i casi c'è stata una rapida esportazione all’estero di autovetture di alta gamma.