CARLO D'ELIA
Cronaca

Lodi, bagno di folla per Trapattoni tra selfie e autografi

Il mister ospite di un evento: "Il mio Milan dei giovani ha un progetto interessante"

Giovanni Trapattoni con i fan

Lodi, 5 marzo 2017 - Passano gli anni, ma non la sua verve. Gioanin - come lo chiamava Gianni Brera - è allenatore, filosofo e showman insieme. Ad attendere Giovanni Trapattoni, 77 anni, invitato in città per celebrare l’inaugurazione di un supermercato che si è ampliato in viale Milano, c’erano attorno alle 15 di ieri pomeriggio almeno una cinquantina di persone. L’allenatore di Cusano Milanino, tra un autografo qualche battuta, le fotografie dei curiosi, più o meno appassionati di calcio, e qualche sua storica citazione («Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco») è riuscito ad attirare tutti, dai bambini agli anziani.

La storia del Trap è nota. Uomo di calcio di grande esperienza, come tecnico si ricordano i suoi trionfi nazionali e internazionali a livello di club, fra Juventus, Inter, Bayern Monaco, Benfica e Salisburgo. Poco fortunate invece le sue esperienze con le nazionali, cocenti delusioni con gli Azzurri, con l’eliminazione sia nel Mondiale nippo-coreano del 2002 che nell’Europeo portoghese del 2004, poco da dire sulla sua seppur lunga esperienza sulla panchina della nazionale irlandese, dal 2008 al 2013. Una carriera che lo potrebbe vedere ancora sulla panchina in Sudafrica, ma per ora sono solo voci. La squadra del cuore resta però il Milan, la società dove è cresciuto e giocato per 14 stagioni, con cui ha vinto, tra gli altri trofei, due Coppe dei campioni (1963 e 1969).

«I rossoneri hanno delle ottime qualità e il progetto che punta molto sui giovani italiani sembra essere molto interessante – ha dichiarato ieri il Trap –. Il presidente Berlusconi ha sempre chiesto spettacolo e grande qualità in campo. Le basi per costruire qualcosa di importante ci sono, ma bisogna lavorarci ancora molto». Una battuta anche sul campionato, che vede sempre più capolista la Juventus dei record, ormai pronta a conquistare il sesto Scudetto consecutivo. «La corsa è ancora lunga fino alla fine – ha evidenziato il mister, che ha allenato la Juve negli anni ‘80 e nel 1994 –. Tutto si deciderà in questi mesi, ma sicuramente la Juventus è la squadra più forte del nostro campionato. Tutto dipenderà dai bianconeri. Nel caso dovessero perdere qualche colpo, ci saranno altre possibilità per Roma e Napoli. Ma la vedo dura, perché la Juve è abituata alle pressioni e con un vantaggio del genere è veramente difficile che si faccia scappare lo Scudetto». Infine sulla Nazionale italiana, con la quale ha vissuto un’esperienza di quattro anni, il Trap ha aggiunto: «Il lavoro del ct Ventura è davvero incredibile – ha aggiunto l’allenatore di Cusano Milanino –. Si stanno alternando diversi giocatori nella rosa per poi arrivare ai Mondiali preparati. Il progetto che è partito con Antonio Conte è davvero interessante. Ventura è stata davvero una bella scelta. Ha saggezza, un elemento fondamentale quando sei sulla panchina della Nazionale italiana e devi fare delle scelte difficili».