
Don Mario Marietti davanti al portone del Santuario su cui è affisso l’avviso di chiusura (Cavalleri)
Lodi, 5 giugno 2016 - Un fortissimo boato, seguito subito dopo da una grandissima nube densa di polvere diffusasi in tutto l’ambiente. È questo lo scenario di fronte al quale si è trovato don Mario Marietti verso le 15 di venerdì, quando una parte di intonaco di dimensioni di circa due metri per uno si è staccata dal soffitto del matroneo di destra del Santuario di Santa Maria delle Grazie, chiesa della quale è cappellano, ed è franata a terra. "Fortunatamente non ci sono stati danni dal punto di vista artistico, dal momento che si tratta di un pezzo di intonaco non interessato dal bellissimo affresco del Settecento del tempio – assicura il sacerdote – e non ci sono stati danni alle strutture, né ci sono o ci saranno pericoli per i fedeli: il crollo è avvenuto nella parte destra della chiesa, in un matroneo non accessibile al pubblico e quindi sempre completamente vuoto, anche se in via puramente precauzionale il santuario rimarrà chiuso fino a mercoledì 8 giugno. Siamo stati davvero fortunati: se solo fosse avvenuto a sinistra, avrebbe danneggiato l’organo, e se fosse caduto da un’altra parte del soffitto durante una celebrazione o comunque con dei visitatori presenti il bilancio finale dei danni sarebbe stato di gran lunga peggiore". È già stato effettuato un primo sopralluogo, in seguito al quale è stata stabilita l’esclusione di un’infiltrazione d’acqua come causa del distacco, ma saranno necessarie altre misure da prendere per mettere in sicurezza l’edificio e poterlo rendere finalmente di nuovo agibile. "Per questo lunedì è previsto un secondo sopralluogo, allo scopo di mettere in sicurezza punterellandola la parte di soffitto interessata dal crollo – spiega invece il parroco don Franco Badaracco – e anche se non c’è nessuna minaccia per i fedeli dal momento che in quella zona non può andare nessuno, è ugualmente importante adottare tutte le misure precauzionali del caso anche per poter riparare al meglio il danno".
"Martedì invece – aggiunge – avranno luogo le pulizie finalizzate a togliere tutta la polvere che dopo l’incidente ha avvolto la chiesa, che finalmente potrà essere resa nuovamente agibile a chi vorrà visitarla. Di conseguenza fino a mercoledì qui non si dirà messa e per assistere alle funzioni religiose si dovrà far riferimento alle chiese nei dintorni e ai loro ordinari orari di messa. Successivamente sarà concordato con la Soprintendenza un intervento di rifacimento dell’intonaco franato". Entrambi i sacerdoti si sono detti molto sollevati del fatto che il crollo non abbia interessato una porzione di soffitto affrescata, evitando così ingenti danni a livello artistico, e assicurano l’assenza di pericoli futuri per fedeli e visitatori.