San Colombano, accusato di aver violentato una ragazza in discoteca: assolto dopo 10 anni

L'imputato è un marocchino di 36 anni che nel frattempo si è sposato e ha tre figli. Nel primo processo di Appello era stato condannato a 5 anni

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

San Colombano al Lambro (Milano), 1 dicembre 2021 - Scagionato da ogni accusa dopo l'appello bis. È stato assolto dall'accusa di aver violentato una ragazza, all'epoca 17enne, nel giardino di una discoteca a San Colombano al Lambro. L'epilogo a oltre dieci anni dai fatti. È la decisione della Corte di Appello di Milano nel processo bis a carico di un marocchino di 36 anni, ora residente a Bologna. L'episodio avvenne a San Colombano al Lambro, il 27 febbraio 2011. La mattina seguente la giovane andò in Questura per sporgere denuncia e il marocchino venne accusato a piede libero di violenza sessuale aggravata.

In tribunale a Lodi in primo grado venne assolto, ma la Procura fece appello. La Corte, così, in un primo processo di Appello risentì la persona offesa e condannò l'imputato a 5 anni di reclusione. La difesa però fece il ricorso in Cassazione che annullò con rinvio a un nuovo Appello, sul presupposto che se in secondo grado viene riformata un'assoluzione bisogna ascoltare anche i testimoni della difesa, altri ragazzi presenti quella sera del 2011. Così è stato e nel nuovo processo la Corte ha assolto l'imputato, che nel frattempo si è sposato e ha tre figli.

Un incubo per il presunto violentatore dopo oltre 10 anni di attesa. Eppure nel 2011, appena dopo la violenza la ragazza denunciò in lacrime ai buttafuori di essere stata violentata nel giardino del locale, da un ragazzo poco più grande di lei (all'epoca di fatti il presunto aggressore aveva 22 anni). La versione dei fatti della ragazza venne confermata anche dalla clinica Mangiagalli di Milano che, dopo una serie di controlli, fece scattare la denuncia. La giustizia però non è riuscita a dimostrare la versione dei fatti della ragazza.