Reum, maxi-lascito da benefattrice E anche pioggia di doni all’ospedale

"Aveva una amica malata e l’ha ricordata così". Devoluti 115mila euro, di cui 65mila al Maggiore di Lodi

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di Paola Arensi

L’Associazione italiana Reum amici odv di Lodi ha donato decine di migliaia di euro in strumentazioni. Il presidente Stefano Spelta parla di un anno importante, in cui sono stati effettuati diversi gesti di solidarietà. "Abbiamo ricevuto un lascito da una signora della provincia di Siena, che aveva una amica malata e ha voluto ricordarla così - spiega - oltre ad effettuare altre donazioni (già disponibili 100mila euro ulteriori), speriamo di comprare una sede più consona alle nostre esigenze. Ora ci ritroviamo in affitto al Circolo Archinti di Lodi, dove abbiamo messo una pedana, perché siamo al primo piano, con 3500 euro ricevuti dalla Banca popolare".

Ci sono infatti 22 scalini. "Ma malati reumatici hanno problemi a salire e a volte, alcuni, non sono riusciti ad accedere. Serve una sede più adeguata" dettaglia. Nel 2022 il sodalizio ha iniziato a utilizzare il lasciato per una serie di donazioni: "Al momento abbiamo devoluto 115mila euro, di cui circa 65mila euro all’ospedale Maggiore di Lodi, sottoforma di attrezzature - ricorda- Abbiamo donato macchinario, un sofisticato ecografo, utilizzato da Massimo Russo, primario della terapia del dolore, Stefano Paglia, direttore del pronto soccorso e dal primario pneumologo Giuseppe Cipolla". Spelta quindi riporta: "Cipolla ci dice che "questo ecografo sofisticato, che costa più del doppio di uno tradizionale e le sonde donate, utili per eseguire biopsie e diagnosi mirate alle lesioni polmonari, vengono utilizzati anche in rianimazione". Invece Russo chiarisce che "l’ecografo viene utilizzato per anestesie e per incanulare le vene per le terapie del dolore. Alcune procedure non vengono quindi più effettuate in sala operatoria, ma in ambulatorio, con uno snellimento delle procedure. Inoltre non è più necessario andare a Brescia, Pavia o Milano per alcune diagnosi". Ma non è finta qui. "Sono stati inoltre donati 1000 euro in attrezzature di riabilitazione alla Fondazione don Gnocchi di Lodi, - aggiunge - ed è stato avviato un progetto con Francesco D’Agostino, medico del Parco tecnologico padano, per la ricerca sulla fibromialgia. Sono stati donati 15mila euro in attrezzature, reagenti, piastrine, per un anno di sperimentazione clinica a Lodi" spiega.