Pusher fugge in un locale Inseguimento e arresto tra i clienti del ristorante

L’uomo ha fatto irruzione dentro il Centro Nautico sull’imbarcadero. I carabinieri lo avevano fermato per un controllo e ha tentato di scappare.

Pusher fugge in un locale  Inseguimento e arresto  tra i clienti del ristorante

Pusher fugge in un locale Inseguimento e arresto tra i clienti del ristorante

di Mario Borra

Spacciatore fa irruzione nel ristorante del Centro Nautico di Somaglia, in località Gargatano sul fiume Po, più noto come imbarcadero, per cercare di sfuggire ai carabinieri che lo avevano intercettato poco distante: ne nasce una colluttazione terminata con l’arresto. Serata decisamente movimentata quella di venerdì quando, attorno alle 21, in pochi minuti, si è scatenato il putiferio davanti agli occhi attoniti di diversi clienti.

Tutto ha inizio quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Codogno, in servizio di pattugliamento nella zona, hanno notato una vettura da cui sono scese due persone. Avrebbe dovuto essere un normale controllo, ma uno dei due, un trentenne italiano residente in un comune del centro lodigiano, ha cominciato a correre e, dopo essersi sbarazzato di alcuni involucri sospetti, che successivamente si è verificato contenessero cocaina, si è infilato dritto all’interno del locale pubblico che si affaccia sul Po, in un disperato tentativo di non farsi fermare. I carabinieri però lo hanno braccato e lo hanno immobilizzato non senza fatica: infatti il sospetto pusher ha cercato in tutti i modi di divincolarsi, spintonando uno dei militari dell’Arma che è caduto a terra. L’uomo è stato poi portato all’esterno del ristorante, mentre l’amico è stato solo controllato: per lui non sembra siano scattati provvedimenti di natura giudiziaria.

All’interno della vettura, che è stata perquisita, oltre alle dosi che erano state gettate nel tentativo di non farle sequestrare dai carabinieri, sono stati recuperati altri grammi di cocaina. Alla fine sono state sequestrate dodici piccole porzioni di sostanza stupefacente. Il trentenne è stato quindi arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e spaccio e ieri mattina si è presentato davanti al giudice del Tribunale di Lodi per il processo per direttissima: secondo quanto appreso, l’arresto è stato convalidato e l’udienza rinviata a fine giugno con obbligo di firma.

Ormai le campagne della Bassa e le zone fluviali sono diventati punti di riferimento privilegiati per un micro spaccio diffuso: aree come San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Corno Giovine, Maccastorna sono “supermarket della droga“ a cielo aperto, come dimostrano anche le diverse operazioni dei carabinieri negli ultimi anni.